LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio rimangono poco mossi dopo che le minute del meeting Fed hanno rivelato che sarà possibile un ulteriore rialzo dei tassi di interesse se l'inflazione dovesse rimanere elevata, mossa che potrebbe danneggiare la domanda di greggio.
Intorno alle 11,30, i futures sul Brent sono in rialzo di 26 centesimi, o dello 0,32%, a 82,16 dollari il barile. I futures sul greggio West Texas intermediate (Wti) degli Stati Uniti sono in rialzo di 25 centesimi, o dello 0,32%, a 77,82 dollari. Entrambi i benchmark sono scesi di oltre l'1% ieri.
I verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Fed, pubblicati ieri, hanno mostrato che la banca centrale statunitense ha discusso la possibilità di aumentare i tassi d'interesse a fronte di un'inflazione sempre più ostinata.
L'aumento dei tassi di interesse fa lievitare i costi di indebitamento, riducendo i fondi che potrebbero stimolare la crescita economica e la domanda di petrolio nella prima nazione consumatrice di petrolio al mondo.
A pesare sul mercato è anche il fatto che le scorte di greggio Usa sono aumentate di 1,8 milioni di barili la scorsa settimana, secondo l'Energy information administration, a fronte di un calo stimato di 2,5 milioni di barili.
A livello globale, i mercati fisici del greggio sono stati messi sotto pressione dalla scarsa domanda delle raffinerie e dall'ampia offerta.
La Russia ha detto di aver superato la propria quota di produzione Opec+ ad aprile per "motivi tecnici" e presenterà presto al segretariato dell'Opec un piano per compensare l'errore, ha detto ieri il ministero dell'Energia russo.
L'Opec+, che raggruppa l'Opec e gli alleati guidati dalla Russia, si riunirà l'1 giugno per decidere i livelli di taglio della produzione.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Francesca Piscioneri)