LONDRA (Reuters) - I futures sul petrolio statunitense sono poco mossi dopo aver toccato i massimi da oltre un anno sulla scia del calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti, che si è sommato ai timori per la scarsità delle forniture globali dovute ai tagli alla produzione dell'Opec+.
Intorno alle 11,00, i futures sul Brent cedono 16 centesimi a 96,39 dollari al barile, dopo essere saliti ai massimi da novembre nella prima parte della seduta.
I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) sono in ribasso di 7 centesimi a 93,61 dollari al barile, dopo essere saliti sopra i 95 dollari per la prima volta dall'agosto 2022.
Le scorte di greggio statunitensi sono scese di 2,2 milioni di barili la scorsa settimana a 416,3 milioni di barili, secondo i dati Eia, superando di gran lunga il calo di 320.000 barili previsto dagli analisti in un sondaggio Reuters.
La flessione nelle scorte di greggio segue i tagli volontari combinati di 1,3 milioni di barili al giorno fino alla fine dell'anno da parte dell'Arabia Saudita e della Russia, membri del gruppo Opec+.
Il divieto russo sulle esportazioni di carburante non sarà revocato a breve e rimarrà in vigore fino a quando il mercato interno non si sarà stabilizzato, ha riferito l'agenzia di stampa statale Tass, citando il ministro dell'Energia russo Nikolai Shulginov.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sabina Suzzi)