LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo e si avviano ad archiviare la seconda settimana di fila di guadagni grazie alla riduzione superiore alle attese delle scorte Usa che ha compensato i timori per un aumento dei tassi di interesse nella prima economia al mondo.
Intorno alle 10,50 i futures sul Brent guadagnano 12 centesimi, o dello 0,2%, a 76,64 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate statunitense ne guadagna 13, o lo 0,2%, a 71,93 dollari al barile.
Entrambi i benchmark si avviano a guadagnare circa il 2% sulla settimana.
"Le prospettive per la domanda di greggio stanno iniziando a migliorare grazie all'imminente stagione dei viaggi estivi negli Stati Uniti e all'aumento dei prezzi in Europa e Asia da parte dei sauditi", ha detto Edward Moya, analista di Oanda.
Le scorte di greggio degli Stati Uniti sono diminuite più del previsto mentre quelle di benzina hanno registrato un forte calo dopo l'aumento dei viaggi in auto della scorsa settimana, secondo quanto detto ieri l'Energy Information Administration. [EIA/S]
A mettere un tetto agli aumenti dei prezzi del greggio le aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Fed alla riunione del 25-26 luglio, che potrebbe pesare sulla crescita e quindi sulla domanda di petrolio.
Questa settimana anche i principali esportatori di petrolio, Arabia Saudita e Russia, hanno annunciato nuovi tagli alla produzione per il mese di agosto. I tagli totali dell'Opec+ ammontano ora a circa cinque milioni di barili al giorno (bpd), pari al 5% della produzione globale di petrolio.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Sara Rossi)