LONDRA (Reuters) - Il greggio guadagna oltre l'1%, recuperando parte delle perdite del giorno precedente dopo un calo delle scorte Usa di greggio e sui timori che l'uragano Francine possa interrompere la produzione degli Stati Uniti, che compensano le preoccupazioni per la debolezza della domanda globale.
Le scorte di greggio statunitensi sono scese di 2,793 milioni di barili, la benzina è diminuita di 513.000 barili e le scorte di distillati sono aumentate di 191.000 barili, secondo le fonti di mercato che hanno citato i dati relativi alla scorsa settimana dell'American Petroleum Institute.
I futures del Brent guadagnano 1,6% a 70,32 dollari al barile, mentre i futures del greggio statunitense salgono di 1,8% a 66,93 dollari.
Entrambi i contratti sono crollati ieri, con il Brent sceso sotto i 70 dollari ai minimi da dicembre 2021 e il greggio statunitense ai minimi da maggio 2023, dopo che l'Opec ha rivisto al ribasso per la seconda volta le previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2024.
Anche i timori legati all'impatto dell'uragano Francine sulla produzione di greggio negli Stati Uniti offrono supporto al greggio, secondo alcuni analisti.
Circa il 24% della produzione di greggio e il 26% della produzione di gas naturale nel Golfo del Messico sono stati interrotti a causa della tempesta, ha detto ieri il Bureau of Safety and Environmental Enforcement (Bsee) degli Stati Uniti.
Dopo i dati di ieri dell'Api saranno pubblicati oggi alle 16,30 i numeri ufficiali sulle scorte del governo statunitense.
Secondo le stime di undici analisti interpellati da Reuters le scorte di greggio sono aumentate di circa 1 milione di barili e quelle di carburante sono diminuite di 0,1 milioni di barili.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)