LONDRA (Reuters) - I prezzi del petrolio sono in rialzo dopo il lancio di missili da parte della Russia e dell'Ucraina, eclissando l'impatto di un aumento delle scorte di greggio negli Stati Uniti superiore alle attese.
Alle 11,40 i futures sul Brent salgono di 85 centesimi, o dell'1,2%, a 73,67 dollari. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (Wti) avanzano di 94 centesimi, o dell'1,4%, a 69,69 dollari.
L'Ucraina ha lanciato missili da crociera britannici contro la Russia ieri, l'ultima arma occidentale che le è stato permesso di usare, un giorno dopo il lancio di missili statunitensi.
L'aeronautica di Kiev ha detto che la Russia in risposta ha lanciato un missile balistico intercontinentale contro l'Ucraina, la prima volta che Mosca ha usato un missile così potente e a lungo raggio durante la guerra.
Nel frattempo, l'Opec+ potrebbe rimandare di nuovo l'aumento della produzione quando si riunirà il 1° dicembre a causa della debolezza della domanda globale di petrolio, hanno detto tre fonti dell'Opec+ che hanno familiarità con la questione.
Il gruppo, che pompa circa la metà del petrolio mondiale, inizialmente aveva previsto di invertire gradualmente i tagli alla produzione a partire dalla fine del 2024 e nel 2025.
Tuttavia, l'Agenzia internazionale dell'energia (Aie) ha detto che anche se i tagli dell'Opec+ rimarranno, l'offerta di petrolio supererà comunque la domanda nel 2025.
A pesare sul mercato è l'aumento delle scorte di greggio statunitensi di 545.000 barili a 430,3 milioni di barili nella settimana conclusasi il 15 novembre, superando le aspettative degli analisti.
La scorsa settimana le scorte di benzina sono aumentate più del previsto, mentre le scorte di distillati hanno registrato un calo maggiore del previsto, secondo i dati dell'Energy information administration (Eia).
(Tradotto da Laura Contemori, editing Stefano Bernabei)