LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio sono rimasti stabili, con i timori per il rallentamento dell'economia globale e il previsto aumento delle scorte di petrolio negli Stati Uniti compensati dalle speranze di una ripresa della domanda di carburante da parte della Cina, primo importatore a livello mondiale.
Intorno alle ore 11,40 italiane, i futures sul Brent cedono 9 centesimi, o lo 0,1%, a 88,10 dollari il barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) perdono 7 centesimi, o lo 0,1%, a 81,55 dollari il barile.
Il focus dei trader si sposta su altri dati economici, con la stagione delle trimestrali che entra nel vivo, offrendo indizi sullo stato di salute delle economie di tutto il mondo.
Le scorte statunitensi di greggio e di benzina dovrebbero essere aumentate la scorsa settimana, mentre le scorte di distillati dovrebbero diminuire, in base a un sondaggio preliminare della Reuters condotto ieri.
Gli analisti di Goldman Sachs (NYSE:GS) stimano un rialzo per commodities come il greggio, i prodotti petroliferi raffinati, il gas naturale liquefatto e i semi di soia, grazie alla ripresa della domanda cinese.
Il dollaro è rimasto vicino ai minimi di nove mesi rispetto all'euro e ha ceduto i recenti guadagni rispetto allo yen, con i trader che hanno continuato a valutare i rischi di recessione degli Stati Uniti e il percorso della politica monetaria della Federal Reserve.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)