Investing.com - Il prezzo del greggio sale negli scambi asiatici di questo martedì, nonostante le preoccupazioni per il fatto che l’escalation dello scontro commerciale USA-Cina possa pesare sulla domanda di greggio.
I future del greggio WTI salgono dell’1,1% a 55,21 dollari al barile alle 1:14 ET (05:14 GMT). I future del Brent, il riferimento internazionale, sono in salita dell’1% a 60,41 dollari.
Il fatto che la Banca Popolare Cinese abbia fissato l’attestazione dello yuan più in alto del previsto questa mattina ha incoraggiato i prezzi oggi ed ha dato sollievo agli investitori, sebbene i mercati ora siano dell’idea che un accordo commerciale potrebbe non arrivare tanto presto come ci si aspettava.
I prezzi del greggio sono crollati di oltre il 3% all’inizio della settimana quando la Cina ha concesso allo yuan di crollare al minimo di un decennio contro il dollaro. La mossa di Pechino è stata una risposta al piano di Trump di applicare altri dazi sui prodotti cinesi.
La nazione asiatica ha inoltre chiesto alle compagnie statali di sospendere le importazioni di prodotti agricoli USA.
“I prezzi del greggio non riescono a lasciarsi alle spalle i timori per il calo della domanda, con l’ultima escalation da parte della Cina, tramite la svalutazione dello yuan e la limitazione degli acquisti di prodotti agricoli USA, che annulla ogni speranza di raggiungere un accordo commerciale quest’anno”, afferma Edward Moya, analista senior dei mercati per OANDA, in un’intervista a Reuters.
“Al momento i mercati stanno ignorando la situazione in Medio Oriente, ma se la situazione nel Golfo Persico dovesse restare volatile e se le scorte USA dovessero continuare a scendere, allora il greggio potrebbe trovare supporto”, aggiunge Moya.
I future del greggio WTI salgono dell’1,1% a 55,21 dollari al barile alle 1:14 ET (05:14 GMT). I future del Brent, il riferimento internazionale, sono in salita dell’1% a 60,41 dollari.
Il fatto che la Banca Popolare Cinese abbia fissato l’attestazione dello yuan più in alto del previsto questa mattina ha incoraggiato i prezzi oggi ed ha dato sollievo agli investitori, sebbene i mercati ora siano dell’idea che un accordo commerciale potrebbe non arrivare tanto presto come ci si aspettava.
I prezzi del greggio sono crollati di oltre il 3% all’inizio della settimana quando la Cina ha concesso allo yuan di crollare al minimo di un decennio contro il dollaro. La mossa di Pechino è stata una risposta al piano di Trump di applicare altri dazi sui prodotti cinesi.
La nazione asiatica ha inoltre chiesto alle compagnie statali di sospendere le importazioni di prodotti agricoli USA.
“I prezzi del greggio non riescono a lasciarsi alle spalle i timori per il calo della domanda, con l’ultima escalation da parte della Cina, tramite la svalutazione dello yuan e la limitazione degli acquisti di prodotti agricoli USA, che annulla ogni speranza di raggiungere un accordo commerciale quest’anno”, afferma Edward Moya, analista senior dei mercati per OANDA, in un’intervista a Reuters.
“Al momento i mercati stanno ignorando la situazione in Medio Oriente, ma se la situazione nel Golfo Persico dovesse restare volatile e se le scorte USA dovessero continuare a scendere, allora il greggio potrebbe trovare supporto”, aggiunge Moya.