Investing.com - Il prezzo del greggio sale questo martedì, USA e Cina proseguono i loro due giorni di vertice commerciale, alimentando le speranze che Pechino possa sostenere la sua economia.
I funzionari cinesi e statunitensi sono nel bel mezzo delle trattative commerciali a Pechino e secondo i funzionari USA la situazione probabilmente si risolverà.
Le speranze degli investitori che i due paesi raggiungano un’intesa sono state alimentate dal tweet del Presidente USA Donald Trump secondo cui “le trattative con la Cina stanno andando molto bene!”
Le due nazioni hanno tempo fino al 1° marzo per arrivare ad un accordo prima che gli Stati Uniti alzino i dazi sulle importazioni cinesi. La Cina è inoltre il principale importatore al mondo di greggio.
I future del greggio West Texas con consegna a febbraio schizzano dell’1,44% a 49,22 dollari al barile alle 8:58 ET (13:58 GMT). Intanto, i future del Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, rimbalzano dell’1,4% a 58,13 dollari al barile.
Il prezzo è stato spinto dalla notizia che la Turchia ha ripreso le importazioni di greggio iraniano dopo averle fermate per un mese. Gli Stati Uniti hanno applicato sanzioni contro l’Iran a novembre ma hanno concesso alla Turchia e ad altri paesi delle esenzioni per continuare ad importare il greggio. La Turchia può ora importare circa 60.000 barili al giorno di greggio, rispetto ai 200.000 precedenti.
Nel frattempo, l’Arabia Saudita intende ridurre le esportazioni di greggio a circa 7,1 milioni di barili al giorno entro fine gennaio, secondo il Wall Street Journal.
Tuttavia, le difficoltà globali potrebbero rallentare la domanda del carburante, con l’indebolimento della crescita economica e le incertezze commerciali che fanno restare gli investitori cauti. E l’aumento dei tagli dell’OPEC non è riuscito a controbilanciare l’incremento delle scorte USA, salite di 2 milioni di barili al giorno l’anno scorso alla cifra record di 11,7 milioni di barili al giorno.
Intanto, i future della benzina RBOB scendono dello 0,15% a 1,3452 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento rimbalza dell’1% a 1,8043 dollari al gallone. I future del gas naturale schizzano dell’1,29% a 2,995 dollari per milione di BTU.