LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio si avviano a chiudere la settimana in rialzo con le tensioni geopolitiche sull'Iran che restano irrisolte, nonostante le prospettive di una crescita globale più debole a causa della guerra sui dazi limitino i guadagni.
I future sul Brent avanzano di 16 centesimi a 63,55 dollari il barile attorno alle 12,00, pari ad un aumento settimanale di circa l'1,7%, dopo il -6% della settimana scorsa.
Il greggio Usa guadagna 21 centesimi a 56,19 dollari il barile, +1% circa, dopo il -7,5% la settimana scorsa.
Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha detto che Washington ha chiesto a Giappone, Francia, Germania, Corea del Sud, Australia e ad altre nazioni di unirsi all'iniziativa sulla sicurezza marina in Medio Oriente per consentire il transito di greggio ed altri prodotti attraverso lo Stretto di Hormuz.
Un sondaggio Reuters eseguito tra il 1 e il 24 luglio mostra che le previsioni di crescita di circa il 90% delle oltre 45 economie esaminate sono state riviste al ribasso o sono rimaste invariate.
"Crescenti sfide macroeconomiche hanno tenuto a freno le scommesse rialziste poiché la propensione al rischio rimane debole su un potenziale rallentamento della domanda di combustibile", ha detto Benjamin Lu, commodity analyst della società di brokeraggio di Singapore Phillip Futures.