MILANO (Reuters) - UniCredit (BIT:CRDI) ha lanciato una offerta di scambio volontaria su Banco Bpm (BIT:BAMI) per un totale di 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni.
L'offerta, che è "indipendente ad autonoma" rispetto all'investimento effettuato in Commerzbank (ETR:CBKG), punta a rafforzare la posizione di UniCredit in Italia, "creando una seconda banca ancora più forte", nel paese, con un rischio di esecuzione "gestibile" grazie alle complementarietà delle attività delle due banche sia in termini di aree geografiche che di segmenti di clientela, spiega il gruppo guidato da Andrea Orcel in una nota.
Il rapporto di concambio è stato fissato a 0,175 azioni di nuova emissione di UniCredit per ogni azione esistente di Banco Bpm (BIT:PMII), che comporta un prezzo implicito di offerta di 6,657 per azione e un premio pari a circa 0,5% rispetto ai prezzi ufficiali di venerdì scorso, si legge in una nota di UniCredit.
L'offerta punta al delisting delle azioni di Banco Bpm e a una fusione tra i due istituti con sinergie lorde di costo previste in circa 900 milioni e di ricavi in circa 300 milioni.
Con l'operazione UniCredit prevede un accrescimento dell'utile per azione (Eps) per una percentuale 'high single digit' entro due anni dalla conclusione dell'Ops, con un ritorno sull'investimento aggiustato per il rischio di oltre il 15%.
UniCredit conferma inoltre la politica di distribuzione dei dividendi e il dividendo per azione per il 2024, come da guidance, e sottolinea che la "sola acquisizione di Banco Bpm non influisce sull'ambizione di una distribuzione media annua totale nel 2025 e 2026 maggiore rispetto al 2024".
L'istituto stima di completare l'esecuzione dell'offerta di scambio entro giugno 2025, e di completare la piena integrazione dopo un anno circa.
UniCredit inoltre prende atto dell'Opa che Banco Bpm ha lanciato lo scorso 6 novembre sulla partecipata Anima (BIT:ANIM) con l'obiettivo di creare un conglomerato finanziario attivo nel settore del risparmio gestito e assicurazione vita.
Due settimane fa, il gruppo guidato da Giuseppe Castagna ha acquisito il 5% di Mps (BIT:BMPS), il primo distributore di prodotti di Anima, che da parte sua ha comprato il 3% dell'istituto senese.
(Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)