LONDRA (Reuters) - Il greggio perde terreno ma resta comunque indirizzato verso un nuovo rialzo a livello settimanale, con gli ulteriori tagli alla produzione previsti dall'Opec+ e un calo delle scorte petrolifere Usa che mettono in secondo piano i timori per la crescita economica globale.
Il Brent e il greggio statunitense hanno entrambi già guadagnato più del 6% questa settimana, avviandosi verso il terzo guadagno settimanale dopo che i membri dell'Opec+ si sono impegnati a nuovi tagli a sorpresa della produzione.
Tuttavia oggi il greggio è in calo dopo dati economici statunitensi poco incoraggianti che hanno destato timori sulla crescita economica. Il settore dei servizi statunitense è rallentato più del previsto a marzo, mentre le offerte di lavoro negli Usa a febbraio sono calate ai minimi di quasi due anni.
Alle 10,40 il Brent perde lo 0,73% a 84,37 dollari al barile. Il greggio Usa perde lo 0,73% a 80,03 dollari.
Il dollaro Usa oggi si rafforza, rimbalzando dai recenti minimi di due mesi. Un biglietto verde più forte rende il dollaro più costoso per i detentori di altre valute e tende a riflettere una minore propensione al rischio tra gli investitori.
A sostenere il mercato i dati di questa settimana sulle scorte di greggio negli Usa, che sono calate di 3,7 milioni di barili, più del previsto. In discesa anche le riserve di benzina e di distillati, il che sembra suggerire un aumento della domanda.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)