LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio oscillano vicino ai livelli più alti da metà aprile dopo che Arabia Saudita e Russia si sono impegnate a prolungare i tagli all'offerta fino a settembre, riducendo ulteriormente le forniture.
Intorno alle 10,50, i futures sul Brent scivolano di 54 centesimi a 85,69 dollari il barile, mentre il West Texas Intermediate si attesta a 82,21 dollari il barile, in calo di 63 centesimi.
Giovedì scorso l'Arabia Saudita, primo esportatore mondiale, ha esteso fino alla fine di settembre il taglio volontario della produzione di 1 milione di barili al giorno (bpd), senza escludere la possibilità che avvengano ulteriori diminuzioni.
In linea con i tagli alla produzione, Saudi Aramco (TADAWUL:2222) ha annunciato sabato che aumenterà i prezzi ufficiali di vendita della maggior parte delle qualità distribuite in Asia a settembre per il terzo mese consecutivo.
La Russia ha aumentato la pressione annunciando un taglio alle esportazioni di 300.000 bpd a settembre.
(Tradotto da Camilla Borri, editing Sabina Suzzi)