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Greggio vicino al massimo di una settimana, attesi i dati USA

Pubblicato 06.06.2013, 10:04
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Investing.com – I Futures del petrolio greggio sono in salita stamane, al massimo di una settimana, con gli investitori che attendono i dati USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione per valutare la forza della ripresa USA e l’eventuale necessità di un ulteriore stimolo monetario dalla Federal Reserve.

Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a luglio sono stati scambiati a 94,17 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,45% sulla giornata.

I prezzi del greggio sulla borsa di New York sono saliti dello 0,55% nella seduta, al massimo della seduta di 94,24 dollari al barile.

I prezzi Nymex sono saliti ieri al massimo di un mese di 94,47 dollari al barile, dopo i dati del governo che hanno mostrato un calo delle scorte più forte del previsto, allentando i timori su un rallentamento della domanda per il principale consumatore mondiale.

Le scorte di greggio sono scese di 6,3 milioni di barili la scorsa settimana, superando di gran lunga le aspettative di un calo di 0,4 milioni di barili.

Il report ha mostrato che le scorte di benzina sono scese di 0,4 milioni di barili, contro le aspettative di un aumento di 0,5 milioni di barili.

I traders del petrolio attendono i dati USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, nonché i dati USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.

I dati ADP hanno mostrato che l’occupazione non agricola ha segnato un aumento destagionalizzato di 135.000 posti di lavoro a maggio, sotto le aspettative di 165.000.

Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio

Nel corso della giornata la BCE terrà il vertice mensile .

Non si prevedono variazioni alla politica monetaria durante il vertice di giovedì, ma c’è molta attesa per il discorso del Presidente Mario Draghi.

I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a giugno sono saliti dello 0,3% a 103,33 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 9,16 dollari al barile.

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