I prezzi dell'oro calano a causa dell'aumento dei rischi legati ai tassi della Fed

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di Ambar Warrick

Investing.com-- I prezzi dell'oro hanno subito un lieve calo venerdì, e sono destinati a chiudere la settimana in ribasso, in quanto i segnali da falco della Federal Reserve americana sul percorso dei tassi d'interesse statunitensi hanno fatto salire il dollaro.

Oro a pronti è sceso dello 0,1% a $1.756,59 l'oncia alle 23:03 ET (03:03 GMT), mentre i futures sull'oro sono scesi di una quantità simile a $1.769,70. Entrambi gli strumenti sono destinati a perdere circa il 2,6% questa settimana, essendo scesi per tutte e cinque le sessioni.

L'indice del dollaro è stato sostenuto dai commenti dei funzionari della Federal Reserve, secondo i quali la banca si atterrà a un ritmo sostenuto di rialzi dei tassi quest'anno per ridurre l'inflazione in fuga. Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, giovedì ha dichiarato di essere attualmente favorevole a un terzo rialzo consecutivo dei tassi di 75 punti base (bps) a settembre.

Anche il presidente della Fed di San Francisco Mary Daly ha segnalato un potenziale rialzo di 50-75 punti base durante la prossima riunione della Fed, con l'obiettivo di mantenere i tassi al di sopra del 3% entro la fine dell'anno.

I loro commenti sono arrivati dopo che il verbale della riunione di luglio della Fed}} ha mostrato mercoledì che la maggior parte dei membri della banca centrale è favorevole a un aumento sostanziale dei tassi per combattere l'inflazione.

Questo ha portato il dollaro a guadagnare per tutta la settimana, facendo pressione sui prezzi dei metalli. L'aumento dei tassi d'interesse quest'anno ha visto il dollaro superare ampiamente l'oro come bene rifugio preferito, privando il metallo giallo dei guadagni ottenuti durante l'inizio della crisi tra Russia e Ucraina.

Futures del platino sono scesi dello 0,1% venerdì, mentre argento ha ceduto lo 0,8%.

Tra i metalli industriali, i futures del rame sono scesi leggermente venerdì, e sono destinati a perdere oltre l'1% questa settimana dopo i deboli dati sulla produzione industriale della Cina.

La Cina è il più grande importatore di metallo rosso al mondo e sta attualmente lottando per sostenere l'attività delle fabbriche dopo una serie di blocchi COVID-19.

I problemi nel massiccio mercato immobiliare del Paese rappresentano inoltre ulteriori venti contrari per l'economia, che probabilmente peseranno sui prezzi del rame e di altri metalli industriali nel medio termine.