Investing.com - Il prezzo del greggio sale questo martedì, interrompendo i due giorni in discesa, mentre l’attenzione degli operatori dei mercati si sposta sulla pubblicazione dei nuovi dati settimanali sulle scorte commerciali di greggio USA.
Il greggio West Texas Intermediate con consegna a marzo sul New York Mercantile Exchange rimbalza di 85 centesimi, o dell’1,7%, a 51,36 dollari al barile alle 8:20 ET (13:20 GMT), dopo essere crollato di 1,08 dollari, o del 2,1%, ieri.
L’American Petroleum Institute rilascerà il report settimanale sulle scorte per la settimana terminata l’11 gennaio alle 16:30 ET (21:30 GMT), tra le previsioni di un calo di circa 1,5 milioni di barili.
Il report settimanale della U.S. Energy Information Administration sarà invece pubblicato domani.
Intanto, il greggio Brent con consegna a marzo sull’ICE (NYSE:ICE) Futures Exchange di Londra schizza di 98 centesimi, o dell’1,6%, a 59,97 dollari al barile. Il riferimento globale ha segnato un crollo di 1,49 dollari, o del 2,5%, ieri.
HSBC ha reso noto che taglierà la sua previsione sul prezzo medio del Brent nel 2019 di 16 dollari al barile, portandola a 64 dollari al barile, per via dell’impennata della produzione statunitense e della “situazione della domanda sempre più incerta”.
I future della benzina schizzano del 2,1% a 1,392 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento sale dello 0,9% a 1,869 dollari al gallone.
I future del gas naturale vanno su dello 0,5% a 3,611 dollari per milione di BTU. Il contratto è schizzato alle stelle con +16% ieri toccando il massimo di oltre una settimana, grazie al clima più freddo che ha spinto la domanda per il combustibile da riscaldamento.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters