Di Gina Lee
Investing.com – Il petrolio è in salita negli scambi asiatici di questo venerdì e si avvia verso una conclusione positiva della settimana, la sesta consecutiva.
I future del greggio Brent sono saliti dello 0,31% a 88,44 dollari alle 5:19 AM CET ed i future WTI sono saliti dello 0,45% a 87 dollari. Sia i future Brent che WTI stanno per chiudere la sesta settimana consecutiva in salita, la serie più lunga da ottobre 2021.
L’oro nero ha guadagnato circa il 15% dall’inizio del 2022, per via delle tensioni geopolitiche nell’Europa dell’Est e nel Medio Oriente. Le tensioni tra Russia, il secondo produttore mondiale di petrolio, e le potenze occidentali sull’Ucraina e le minacce agli Emirati Arabi Uniti da parte degli Houthi dello Yemen hanno alimentato i timori sulle forniture della materia prima.
Nel radar degli investitori anche il prossimo vertice dell’OPEC+, previsto per il 2 febbraio 2022. Ci si aspetta che il cartello decida di continuare ad alzare gli obiettivi di produzione per marzo, secondo Reuters.
Un aumento della produzione dovuto all’aumento dei prezzi ha esaurito la capacità che protegge i mercati dagli shock improvvisi. Questo ha contribuito a far salire il rischio di un aumento dei prezzi, nonché di problemi di approvvigionamento.
In Asia, le importazioni di greggio dalla Cina potrebbero rimbalzare del 7% nel 2022 secondo gli analisti e le compagnie petrolifere. Il maggiore importatore di petrolio mondiale sta invertendo il calo del 2021, sta aumentando gli acquisti per nuove raffinerie e sta facendo risalire i livelli delle scorte.