Investing.com - Sebbene JP Morgan abbia alzato le previsioni sul prezzo del greggio per il 2017 per via di un sentimento considerato dalla banca eccessivamente cauto in merito al fatto che i principali produttori della materia prima rispettino l’accordo per la riduzione della produzione, gli analisti avvertono che nel quarto trimestre potrebbero esserci rischi ribassisti per l’accordo in questione.
“Le aspettative sulla portata e sulla durata dei tagli proposti da parte dei paesi OPEC e non-OPEC sembrano troppo caute, facendo aumentare i rischi per i prezzi a breve termine”, spiegano gli analisti della banca, aumentando la stima per un barile di Brent a 58,25 dollari e per il West Texas a 56,25 dollari.
“Tuttavia, ora temiamo che eventuali imbrogli inevitabilmente mineranno il rispetto dell’accordo ad un certo punto nel secondo trimestre”, avvertono.
Secondo gli esperti, una qualche forma di “imbroglio” nell’ambito dell’accordo per il taglio della produzione potrebbe coincidere con la ripresa della produzione del petrolio da scisto statunitense come conseguenza dell’aumento dei prezzi.
“Di conseguenza, prevediamo un ritorno ad un incremento delle scorte nel quarto trimestre del 2017 che eserciterà una nuova pressione ribassista sui prezzi del greggio”, concludono.
Alle 5:40 ET (10:40 GMT), i future del greggio USA salgono dello 0,32% a 53,12 dollari, mentre il greggio Brent è in salita dello 0,31% a 55,38 dollari.