29 giugno (Reuters) - Le borse dell'Asia-Pacifico sono tutte in territorio positivo oggi e allineate al recupero che sta avvenendo nei mercati mondiali dopo gli scossoni provocati dall'esito del referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione europea. Gli investitori soppesano anche le banche centrali per capire se affronteranno questa nuova crisi con ulteriori misure di stimolo.
L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 9,10 sale dell'1,24% a 402,25 punti. L'indice giapponese Nikkei ha rimbalzato dell'1,59% fino a 15.523,35 punti.
Ogni rimbalzo è il benvenuto dopo che le borse mondiali si sono alleggerite di 3 trilioni di dollari nei due giorni successivi al referendum, ma in questa situazione il sentimento prevalente è il disorientamento: "l'unica certezza è l'incertezza", ha sintetizzato efficacemente in una nota un analista di Anz.
Le modalità e i tempi della separazione del Regno Unito rimangono l'interrogativo prevalente: "I leader europei sembrano volere che l'uscita avvenga il più velocemente possibile. Ma il trambusto politico che si vede in Gran Bretagna fa pensare che un'uscita rapida non piacerebbe".
Le borse cinesi seguono la strada già battuta dagli altri mercati, sia pure con diversa intensità, mentre le autorità centrali rassicurano gli investitori che non ci sarà svalutazione dello yuan dopo la Brexit.
SHANGHAI. Seduta praticamente piatta per la borsa continentale cinese che è meno esposta alle perturbazioni internazionali. Le prospettive comunque rimangono di preoccupazione soprattutto per un eventuale calo della domanda estera come riflesso del rallentamento europeo causato dalla Brexit. Anzi, si prevede un colpo simile a quello della crisi del debito dell'eurozona nel 2011-2012.
HONG KONG, più sensibile ai movimenti globali dei mercati, si è mossa al rialzo senza superare l'1%. I titoli di Prada sono poco sopra alla parità.
A SYDNEY seduta positiva con i titoli bancari presi d'assalto: le azioni di BT Investment Management, uno dei titoli più penalizzati dalla Brexit, hanno guadagnato il 6,24%, ricomperando parzialmente le perdite. Le azioni delle quattro principali banche australiane si sono accodate anche se con rimbalzi meno intensi: Australia and New Zealand Banking Group (1,55%), National Australia Bank +1%, Westpac Banking Corporation +0,95% e Commonwealth Bank +0,6%. In rialzo anche i comparti della sanità, delle telecomunicazioni e dell'energia.
Chiusura in rialzo anche per SEUL che mette a segno la terza seduta in positivo.
TAIWAN ha chiuso in territorio positivo, tonificata dall'attesa di un nuovo taglio dei tassi che la banca centrale potrebbe decidere domani portando il tasso di riferimento al minimo degli ultimi sei anni. Le stime indicano un nuovo tasso a 1,375 dopo una limatura dello 0,125%.
MUMBAI positiva.
SINGAPORE sfiora il +1% trainata dai titoli finanziari.