Investing.com - I futures dell’oro sono in salita negli scambi contenuti di questo venerdì, dopo i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione che hanno continuano a supportare il metallo prezioso, nonostante le aspettative di una conclusione a breve termine del programma di stimolo della Federal Reserve.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.372,00 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,09% sulla giornata.
Il contratto di dicembre è salito ieri dello 0,05%, a 1.370,8 dollari l’oncia troy.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.356,00 dollari l’oncia troy, il minimo di giovedì ed il massimo della seduta di 1.384,00 dollari l’oncia troy, il massimo dal 19 agosto.
I prezzi sono stati supportati dopo i dati del Dipartimento del Lavoro di ieri che hanno mostrato che il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione è salito di 13.000 ad un destagionalizzato di 366.000, in salita rispetto alla previsione di 330.000.
I guadagni sono stati limitati dai verbali del vertice della Fed di luglio rilasciati ieri, che hanno mostrato che i funzionari erano “generalmente d’accordo” con l’intenzione di ridurre il programma di acquisti mensili da 85 miliardi di dollari al mese da parte della Federal Reserve.
Tuttavia i policimakers restano divisi sulla tempistica del possibile ridimensionamento, con quasi tutti i membri del consiglio che hanno stabilito che una variazione nel programma di acquisti non è ancora appropriata.
I verbali hanno mostrato che gli ultimi dati economici USA rilasciati sono stati “misti”, indicando che l’eventuale miglioramento potrebbe essere rimandato se le condizioni economiche restano troppo deboli.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
La banca centrale si incontrerà il 17-18 settembre per valutare l’economia e la politica.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre è salito dello 0,17% a 22,075 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,28% a 3,339 dollari la libbra.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna a dicembre sono stati scambiati a 1.372,00 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in salita dello 0,09% sulla giornata.
Il contratto di dicembre è salito ieri dello 0,05%, a 1.370,8 dollari l’oncia troy.
I prezzi sono rimasti nel range tra 1.356,00 dollari l’oncia troy, il minimo di giovedì ed il massimo della seduta di 1.384,00 dollari l’oncia troy, il massimo dal 19 agosto.
I prezzi sono stati supportati dopo i dati del Dipartimento del Lavoro di ieri che hanno mostrato che il numero dei richiedenti sussidio di disoccupazione è salito di 13.000 ad un destagionalizzato di 366.000, in salita rispetto alla previsione di 330.000.
I guadagni sono stati limitati dai verbali del vertice della Fed di luglio rilasciati ieri, che hanno mostrato che i funzionari erano “generalmente d’accordo” con l’intenzione di ridurre il programma di acquisti mensili da 85 miliardi di dollari al mese da parte della Federal Reserve.
Tuttavia i policimakers restano divisi sulla tempistica del possibile ridimensionamento, con quasi tutti i membri del consiglio che hanno stabilito che una variazione nel programma di acquisti non è ancora appropriata.
I verbali hanno mostrato che gli ultimi dati economici USA rilasciati sono stati “misti”, indicando che l’eventuale miglioramento potrebbe essere rimandato se le condizioni economiche restano troppo deboli.
L’andamento dei prezzi dell’oro quest’anno ha seguito le aspettative verso una eventuale conclusione anticipata del programma di stimolo monetario da parte della banca centrale statunitense.
La banca centrale si incontrerà il 17-18 settembre per valutare l’economia e la politica.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre è salito dello 0,17% a 22,075 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a settembre è salito dello 0,28% a 3,339 dollari la libbra.