Investing.com - Il prezzo dell’oro scende al minimo di quasi due settimane questo mercoledì, per via di un dollaro più forte.
I future dell’oro con consegna a dicembre sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange scendono dello 0,55%, a 1.218,6 dollari l’oncia troy alle 1:40 ET (05:40 GMT). Il metallo prezioso è schizzato di quasi il 2,4% finora ad ottobre, l’aumento mensile maggiore da gennaio.
I dati economici USA positivi hanno trainato i titoli azionari globali e il dollaro questa settimana, con le borse cinesi e giapponesi rimbalzate di oltre l’1% stamane, mentre il dollaro sale dello 0,5% contro il paniere delle valute.
L’indice del dollaro USA, salendo dello 0,5% a 96,82, oscilla vicino al massimo di 10 settimane.
La Casa Bianca ha alzato la posta contro la Cina questa settimana, avvertendo che entro i primi di dicembre potrebbe applicare dazi sui restanti beni cinesi in entrata negli Stati Uniti se le trattative del mese prossimo tra il Presidente Donald Trump e il suo corrispettivo cinese Xi Jinping non dovessero riuscire a placare lo scontro commerciale. Washington ha già applicato dazi su 250 miliardi di dollari di prodotti cinesi e la Cina ha risposto con dazi su 110 miliardi di dollari di importazioni statunitensi.
“Se il dollaro continuerà a salire, soprattutto contro i rivali dei mercati emergenti, ci saranno delle pressioni sull’oro”, afferma Hussein Sayed, a capo delle strategie di mercato di FXTM.
“Fino a quando l’inflazione non diventerà una minaccia reale o le borse non crolleranno ulteriormente rispetto ai livelli attuali, molti investitori preferiranno asset da rendimento piuttosto che investire sull’oro, ed è proprio il rendimento che il dollaro sta garantendo”.