MILANO, 16 marzo (Reuters) - Avvio in pesante ribasso a Piazza Affari, che segue l'andamento negativo degli altri mercati europei, travolti dall'emergenza coronavirus che sta dilagando in vari paesi, in particolare Spagna, Francia e Germania.
Azzerato il balzo di oltre il 7% di venerdì scorso.
Ieri sera, a sorpresa, la Fed ha nuovamente tagliato i tassi di interesse, di 100 punti base, seguita dalla decisione oggi da parte della Banca del Giappone di allentare ulteriormente la politica monetaria nel tentativo di fare ripartire gli acquisti nei fondi e su altri asset a rischio.
Una mossa che non è piaciuta al mercato, "perché evidenzia la debolezza del sistema. Interventi di questo tipo denotano attenzione da parte degli Usa al problema coronavirus, ma così si è giocata anche molte carte di interventi nel futuro", osserva un trader.
Non vale per oggi lo stop di vendite allo scoperto deciso dalla Consob su 85 titoli, in vigore solo per la seduta di venerdì scorso.
Riparte lo spread del rendimento fra i titoli di stato decennali italiani e tedeschi che si porta oltre 260 punti base.
Quasi superfluo seguire l'andamento dei singoli titoli vista la raffica di sospensioni in corso e i cali a due cifre.
Fra i bancari in caduta libera, Unicredit (MI:CRDI) cede l'8,3%, Intesa Sanpaolo (MI:ISP) il 7,1%. Male anche Bper (MI:EMII) banca in flessione del 9,7% dopo il balzo del 22,4% di venerdì e Banco Bpm (MI:BAMI), sospesa al ribasso con un calo dell'8,1% che si confronta con +15% della seduta precedente.
Malissimo Atlantia (MI:ATL), sospesa al ribasso con un -12,8%. Il titolo continua a essere penalizzato rispetto al listino principale per le incertezze sul futuro della controllata Autostrade per l'Italia, dopo il crollo del ponte Morandi. A questo si aggiunge il crollo del traffico sulla rete autostradale e negli aeroporti. Secondo i dati forniti da Atlantia, nell'ultima settimana il traffico sulla rete di Autostrade per l'Italia è sceso del 40,5% rispetto alla stessa settimana dell'anno precedente, mentre negli scali romani di Adr, Fiumicino e Ciampino, il traffico passeggeri si è ridotto del 70,7%.
Discorso simile per Autogrill, in asta di volatilità con un calo intorno al 13,8%%.
Il nuovo scivolone del prezzo del petrolio (-7% circa il Brent) penalizza tutto il comparto: Saipem (MI:SPMI) perde l'8,5%, ENI (MI:ENI) in flessione del 7,2%.
Fra gli industriali Fca (MI:FCHA) cede il 12% dopo lo stop alla produzione in Italia e in Europa.
Unico moderato spunto positivo su Diasorin (MI:DIAS), in rialzo dello 0,5% ma forte in avvio sulla scia del via libera al finanziamento dal governo Usa per sviluppo del test rapido per il coronavirus.
(Giancarlo Navach, in redazione a Milano)