Di Gina Lee
Investing.com - Il prezzo del greggio è in salita negli scambi di questo venerdì, dopo l’aumento del 20% registrato nella seduta precedente.
I future del Brent sono saliti dello 0,32% a 21,89 dollari, alle 9:30 PM ET (2:30 AM GMT) ed i future del greggio WTI USA sono saliti del 3,33% a 17,05.
Nella seduta precedente il Presidente Donald Trump ha minacciato di “distruggere” le navi cannoniere iraniane che dovessero attaccare le navi americane nel Golfo persico. La notizia ha sostenuto i prezzi.
Si spera inoltre che i produttori possano tagliare la produzione visto che i prezzi sono arrivati ai minimi storici. I regolatori dello stato dell’Oklaoma hanno dichiarato che lavoreranno con i produttori per chiudere i pozzi senza togliere le concessioni.
Bjornar Tonhauge, responsabile dei mercati petroliferi di Rystad Energy, ha dichiarato alla CNBC che le dichiarazioni dello stato dell’Oklahoma sono “di conforto ai produttori che vorrebbero ridurre la produzione ma che hanno esitato per paura delle conseguenze”.
Altri investitori temono per i livelli delle scorte, in quanto i siti di stoccaggio stanno rapidamente arrivando alla capacità massima e non ci sono segnali di ripresa dopo il crollo della domanda causato dalla pandemia di COVID-19.
“L’ultima complicazione è che lo stoccaggio di petrolio ha dei costi, e gli impianti di stoccaggio no hanno una capacità illimitata”, ha dichiarato alla CNBC Howard Marks, co-fondatore di Oaktree Capital Management.
Inoltre, il contratto WTI di giugno scadrà il 19 maggio e si teme un ulteriore crollo, dopo quello storico sotto lo zero che ancora brucia agli investitori.
“A giugno potremmo vedere la capacità di stoccaggio messa a dura prova, in questo caso nei gironi che si avvicinano alla scadenza potremmo assistere ad un altro crollo”, ha dichiarato Francesco Martoccia, senior associate presso Citi.
Ma Tonhaugen ha dichiarato che finché la domanda non si riprenderà, gli eventuali guadagni avranno breve durata, visto che il problema delle scorte è solo una parte del dilemma.
“L’unico concreto sviluppo che potrà spingere i prezzi sarà l’aumento della domanda, quando cesseranno i blocchi e l’attività industriale riprenderà, oppure un taglio della produzione senza precedenti, in aggiunta a a quanto già deciso dall’OPEC+”, ha aggiunto.