Investing.com - Il prezzo dell’oro scende negli scambi della mattinata europea di questo venerdì, mentre i mercati riprendono fiato dopo la recente impennata del metallo prezioso ed attendono i report economici USA che saranno rilasciati nel corso della giornata.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad aprile scendono dello 0,11% a 1.237,40 dollari.
Il contratto di aprile ha chiuso la seduta di ieri pressoché invariato a 1.238,80 dollari l’oncia.
I futures troveranno supporto a 1.207,40 dollari, il minimo dal 23 febbraio, e resistenza a 1.250,10 dollari, il massimo dal 24 febbraio.
La richiesta del metallo prezioso come investimento rifugio si è fermata dal momento che il prezzo del greggio è tornato sopra i 33 dollari al barile nella notte, tra le voci che Arabia Saudita, Qatar, Venezuela e Russia si incontreranno a marzo per discutere di una limitazione della produzione di greggio.
Tuttavia, i guadagni del greggio sono rimasti limitati dai timori per un eccesso delle scorte globali.
Intanto, i traders attendono la pubblicazione dei dati statunitensi sulla crescita economica, le spese pro capite ed il sentimento dei consumatori, prevista nel corso della giornata, per avere maggiori indicazioni sulla forza dell’economia e su un possibile aumento dei tassi quest’anno.
Il prezzo dell’oro è rimasto supportato nelle ultime settimane tra le speculazioni che la Federal Reserve possa rinviare gli interventi sulla politica monetaria previsti per quest’anno.
L’11 febbraio il prezzo del metallo giallo è schizzato al massimo di un anno di 1.263,90 dollari. L’oro ha subito un’impennata di quasi il 16% finora quest’anno tra i segnali che i problemi economici e finanziari globali possano convincere la Fed a non alzare i tassi di interesse come annunciato quest’anno.
Intanto, i futures dell’argento con consegna a marzo scendono dello 0,30% a 15,125 dollari l’oncia troy, mentre i futures del rame con consegna a marzo salgono dello 0,77% a 2,092 dollari la libbra.