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Oro in calo, vicino ai 1.200 dollari, atteso aumento tassi Fed

Pubblicato 09.03.2017, 09:14
© Reuters.  Oro in calo, vicino ai 1.200 dollari, atteso aumento tassi Fed

Investing.com - Il prezzo dell’oro è in calo per l’ottava seduta consecutiva questo giovedì e tocca il minimo dall’inizio di febbraio, nelle aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse in occasione del vertice di politica monetaria di marzo della prossima settimana.

Sul Comex, i future dell’oro toccano il minimo della seduta di 1.203,50 dollari l’oncia troy, il minimo dal 1° febbraio. Successivamente si è attestato a 1.204,75 alle 3:10AM ET (08:10GMT), in calo di 4,55 dollari o dello 0,4%.

L’oro spot è in calo di 3,25 dollari, a 1.205,10 dollari l’oncia.

I dati positivi di ieri sull’occupazione USA nel settore privato hanno confermato ulteriormente le aspettative verso un aumento dei tassi per la prossima settimana.

La probabilità di un aumento dei tassi in occasione del vertice del 14 e 15 marzo della Fed è pari a circa il 90%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.

Gli investitori attendono dati di venerdì sull’occupazione non agricola, alla ricerca di indicazioni sul futuro andamento dei tassi.

La possibilità di un secondo aumento a settembre si attesta al momento al 70%, mentre un terzo aumento a dicembre sarebbe possibile al 60%, portando le aspettative dei mercati in linea con le previsioni della Fed di tre aumenti per il 2017.

Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi USA, che fanno salire il costo di gestione degli investimenti come i lingotti, spingendo invece il dollaro che è la valuta in cui l’oro è quotato.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 102,11 negli scambi londinesi. La scorsa settimana, l’indice ha toccato il massimo di due mesi di 102,27.

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Anche il rendimento dei buoni del Tesoro sale, con i bond a 2 Anni USA vicino al massimo di sette anni di 1,37%, mentre il rendimento dei i bond a 10 Anni USA è al 2,57%, il massimo da dicembre.

Sia il dollaro più forte che i tassi di interesse elevati sono ribassisti per l’oro, che essendo valutato in dollari fatica a compete con gli altri investimenti in concomitanza all’aumento dei tassi di interesse.

Sempre sul Comex, i future dell’argento con consegna a maggio scendono di 8,0 centesimi, o dello 0,5%, a 17,21 dollari l’oncia troy, il minimo dal 31 gennaio.

Intanto, il platino scende dello a 948,10 dollari, mentre il palladio è in calo dello 0,7% a 764,88 dollari l’oncia.

I future del rame scendono di 1,6 centesimi, o dello 0,6%, a 2,584 dollari la libbra, il minimo dal 10 gennaio, dopo che i dati l’inflazione cinese hanno dipinto un quadro piuttosto misto.

In Cina i dati hanno mostrato che il maggiore aumento dei prezzi alla produzione dal settembre 2008, a febbraio, con un +7,8%.

I prezzi al consumo sono scesi rispetto allo scorso anno, allo 0,8%, il ritmo più lento dal gennaio 2015, soprattutto a causa del calo dei prezzi dei prodotti alimentari.

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