Investing.com - Il prezzo dell’oro sale negli scambi asiatici di questo giovedì, mentre il dollaro si indebolisce sulla scia delle aspettative che la Federal Reserve fermi il suo ciclo di inasprimento nel 2019.
I future dell’oro con consegna a febbraio salgono dello 0,4% a 1.296,55 dollari alle 1:45 ET (06:45 GMT) sul Comex.
I verbali del vertice di politica monetaria della Fed del 18-19 dicembre mostrano che per molti membri la banca potrebbe permettersi di essere “paziente” sugli aumenti futuri dei tassi di interesse, per via di una serie di preoccupazioni tra cui la volatilità dei mercati finanziari, il rallentamento della crescita globale e le pressioni inflazionarie invariate.
“L’oro sta ricevendo supporto da una Fed cauta e dall’instabilità istituzionale negli Stati Uniti”, spiega Kyle Rodda, analista dei mercati di IG, in Australia.
“I mercati si aspettano la possibilità di un taglio da parte della Fed anziché di un aumento quest’anno”, afferma Rodda, aggiungendo che i verbali della Fed hanno “indebolito” il dollaro.
L’oro è sensibile ai tassi di interesse più bassi che riducono il costo del possesso di lingotti, che non hanno rendimento, pesando sulla valuta USA.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 94,718 negli scambi del pomeriggio asiatico.
Gli investitori attendono aggiornamenti sulle trattative commerciali USA-Cina: in una dichiarazione di questa mattina del Ministero per il Commercio cinese si legge che le discussioni con gli Stati Uniti sono state “esaurienti e dettagliate” e che entrambe le parti hanno deciso di continuare a restare in contatto.