Investing.com - Il prezzo dell’oro sale negli scambi asiatici di questo lunedì mentre il dollaro rimane pressoché invariato con gli investitori in attesa di altre notizie su eventuali ulteriori aumenti dei tassi nei prossimi mesi.
I future dell’oro sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange salgono dello 0,2% a 1.292,25 dollari alle 1:09 ET (06:09 GMT).
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,07% a 95,195.
Un dollaro debole può essere positivo per le materie prime valutate in dollari, in quanto le rende meno costose per i compratori titolari di altre valute. Al contrario, un dollaro più forte pesa sui prezzi delle materie prime.
I prossimi dati sull’indice sui prezzi alla produzione USA di domani cattureranno l’attenzione dei mercati. Se il dato dovesse indicare che le pressioni inflazionarie si stanno raffreddando, potrebbe esserci un’ulteriore tregua dai timori per la prospettiva di altri aumenti dei tassi nei prossimi mesi, secondo gli analisti.
“Le prospettive della politica della banca centrale hanno raggiunto un climax per quanto riguarda il supporto offerto al dollaro e l’aumento del deficit fiscale e di quello del conto corrente dovrebbe comportare un indebolimento a medio termine della’valuta”, afferma Shaun Osborne, responsabile delle strategie Forex di Scotiabank a Toronto.
All’inizio del mese, il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha indicato che la banca centrale potrebbe limitare l’inasprimento della politica monetaria se dovesse essere necessario.
Powell si è detto consapevole dei rischi economici aggiungendo che sarà flessibile nelle decisioni di politica monetaria quest’anno, allentando i timori che la banca centrale potesse ignorare i recenti dati che suggeriscono un rallentamento economico.
Il metallo prezioso risente dell’andamento dei tassi di interesse USA, il cui aumento fa salire il costo degli investimenti senza rendimento come i lingotti.
Vari funzionari della Fed terranno dei discorsi questa settimana ed avranno l’opportunità di rassicurare gli osservatori dei mercati circa un approccio più paziente nei confronti della politica monetaria.