Investing.com - Il prezzo dell’oro sale questo lunedì, avvicinandosi al livello migliore da aprile mentre il dollaro si indebolisce nella speranza che Stati Uniti e Cina raggiungano un accordo che metta fine al loro lungo scontro commerciale.
Sul Comex, i future dell’oro vanno su di 2,25 dollari, o dello 0,2%, a 1.329,95 dollari l’oncia troy alle 8:40 ET (13:40 GMT), non lontano dal massimo di 10 mesi di 1.331,10 dollari.
Intanto, l’oro spot si attesta a 1.326,91 dollari l’oncia, su di 5,50 dollari, o dello 0,4%.
Non sono previsti scambi sul Comex quest’oggi per via del giorno dei Presidenti negli Stati Uniti, festa nota anche come il compleanno di Washington. Le transazioni elettroniche saranno registrate domani.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 96,54, giù dal massimo del 2019 di 97,23 di venerdì.
Un dollaro debole di solito spinge l’oro, poiché ne aumenta l’appeal come investimento alternativo e rende le materie prime valutate in dollari più convenienti per i titolari di altre valute.
I mercati seguiranno da vicino il prossimo round di trattative commerciali tra Stati Uniti e Cina in programma a Washington questa settimana, mentre le due parti si affrettano ad arrivare ad un’intesa per evitare gli aumenti dei dazi sui prodotti cinesi in programma il 1° marzo.
I dazi USA su 200 miliardi di dollari di importazioni dalla Cina saliranno infatti dal 10% al 25% se non verrà raggiunto un accordo entro il 1° marzo, ma il Presidente USA Donald Trump ha reso noto che potrebbe prorogare la scadenza se ci si avvicinasse ad un’intesa.
Gli investitori si focalizzeranno anche sulla pubblicazione dei verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve di mercoledì per avere maggiori dettagli sulle prospettive di politica monetaria nei prossimi mesi.
Dopo i quattro aumenti dei tassi da parte della Fed nel 2018, gli investitori ora si aspettano una pausa nell’inasprimento della politica monetaria quest’anno, mentre aumentano i rischi per l’economia statunitense.
“Politiche monetarie più allentate sono in genere più favorevoli per l’oro, che è stato avvantaggiato da quando la Fed ha messo in pausa l’inasprimento”, spiega Nicholas Frappell, direttore generale globale di ABC Bullion.
Sempre sul Comex, i future dell’argento salgono di 6,9 centesimi, o dello 0,4%, a 15,81 dollari l’oncia troy.
Intanto, i future del palladio rimbalzano dell’1,6% al massimo storico di 1.430,45 dollari l’oncia.
“Oltre ai problemi sul fronte delle forniture, il mercato si troverà anche in un considerevole deficit quest’anno … la possibilità di una domanda migliore del previsto da parte della Cina esacerberà questa tensione”, scrive l’analista di ANZ Daniel Hynes.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters