Investing.com - L’oro è in calo questo giovedì dopo una serie di dati economici USA mentre gli investitori restano cauti in attesa degli sviluppi in Grecia.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad aprile scendono di 2,00 dollari, o dello 0,16%, a 1.262,50 dollari l’oncia troy negli scambi della mattinata USA.
Il prezzo è rimasto in un range tra 1.259,10 e 1.274,40 dollari. Ieri, l’oro è salito di 4,20 dollari, o dello 0,33%, a 1.264,50 dollari.
I futures troveranno supporto a 1.252,10 dollari, il minimo dal 29 gennaio, e resistenza a 1.286,50 dollari, il massimo dal 3 febbraio.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ieri ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 31 gennaio è salito di 11.000 unità a 278.000 dal totale della settimana precedente di 267.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un aumento di 23.000 unità a 290.000 la scorsa settimana.
Un secondo report ha mostrato che il deficit commerciale USA è salito a 46,56 miliardi a dicembre, da 39,75 miliardi di novembre, dato rivisto dal precedente deficit di 39,00 miliardi. Gli analisti avevano previsto un calo del deficit commerciale a 38,00 miliardi a dicembre.
I riflettori ora sono puntati sull’attesissimo report sull’occupazione non agricola statunitense previsto per domani
Gli analisti prevedono un aumento di 234.000 nuovi posti di lavoro a gennaio, in calo dai 252.000 di dicembre, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 5,6%.
Un report positivo sull’occupazione non agricola statunitense alimenterà le speculazioni sulla tempistica dell’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, mentre un report deludente sosterrà l’oro, facendo diminuire le aspettative di un aumento anticipato dei tassi.
Intanto gli investitori restano cauti dopo che la Banca Centrale Europea ha dichiarato che non intende accettare i bond della Grecia come garanzia collaterale al prestito, lasciando alla banca centrale greca il compito di fornire ulteriore liquidità alle banche del paese ed aumentando la pressione su Atene.
Il governo greco ha chiesto una ristrutturazione del debito del salvataggio da 240 miliardi di euro, richiesta che ha scatenato i timori per uno scontro con i creditori che potrebbe comportare l’uscita della Grecia dalla zona euro.
L’Indice della borsa di Atene è crollato ieri, mentre il rendimento dei Titoli di Stato della Grecia a 10 Anni è salito sopra l’11%.
Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo scendono di 15,2 centesimi, o dello 0,87%, a 17,24 dollari l’oncia troy. L’argento è salito di 7,4 centesimi, o dello 0,43%, a 17,39 dollari ieri.
Intanto, il rame con consegna a marzo scende di 2,8 centesimi, o dell’1,08%, a 2,563 dollari la libbra.
Il sentimento dei mercati resta sottotono nonostante ieri la banca centrale cinese abbia improvvisamente annunciato che intende abbassare il coefficiente di riserva obbligatorio, per incoraggiare i prestiti e sostenere la crescita.
I futures del greggio restano una causa di volatilità del mercato questo giovedì, con i prezzi che risalgono tra i timori per l’eccesso delle scorte.
Il greggio Nymex sale di 1,05 dollari, o del 2,17%, a 49,50 dollari al barile, mentre il prezzo del greggio Brent scambiato sulla borsa di Londra sale di 1,41 dollari o del 2,59%, a 55,57 dollari al barile.