di Barani Krishnan
Investing.com - Una settimana. Tanto è bastato all’oro per scendere dai massimi di 2.000 dollari.
Nella seduta di questo lunedì, un’oncia del metallo giallo sul Comex a New York è tornata nel territorio dei 1.800 dollari.
Intanto il dollaro è volato nelle aspettative che la Federal Reserve alzerà i tassi di 50 punti base durante la sua riunione di maggio la prossima settimana, il doppio rispetto al rialzo di 25 bps di marzo.
Alle 16:18 CEST, il contratto di giugno dei future dell’oro sul Comex scende di 35,85 dollari, o dell’1,9%, a 1.898,45 dollari. Il 18 aprile, l’oro aveva segnato il massimo di sei settimane di 2.003 dollari nei timori di una recessione. L’oro solitamente è uno scudo dai problemi economici e politici.
Vari membri della Fed la scorsa settimana hanno placato i timori dei mercati circa la possibilità che l’economia vada in territorio negativo per il tentativo della Fed di combattere l’inflazione.
Sebbene questi timori non si siano del tutto dissipati, l’ottimismo sembra aver conquistato alcuni dei pessimisti. E il dollaro è schizzato, facendo soffrire l’oro ed altri asset rifugio.
Nella seduta di questo lunedì, l’indice del dollaro, segna il massimo di 25 mesi di 101,745.
I rendimenti dei bond USA, che spesso vanno di pari passo con il dollaro, ultimamente non lo fanno più. Il rendimento dei Treasury decennali scende per il terzo giorno di fila, perdendo quasi il 4% sulla giornata.