Di Ambar Warrick
Investing.com - Oro poco mosso questo martedì, stabile vicino ai livelli di supporto chiave mentre il dollaro è sceso dai recenti massimi; intanto, l’incertezza sull’indebolimento della domanda di metallo in Cina ha pesato sul rame.
L’oro spot Il dollaro ha mantenuto i lievi guadagni di lunedì, scambiando intorno a 1.650,96 dollari l’oncia, mentre i future dell’oro si sono stabilizzati a 1.656,20 dollaro l’oncia alle 01:30 CEST.
I prezzi dei metalli preziosi hanno beneficiato dell’indebolimento del dollaro, mentre una serie di report sugli utili positivi a Wall Street.
Ma l’oro resta sotto pressione a causa della prospettiva di ulteriori aumenti dei tassi d’interesse statunitensi.
I mercati danno quasi al 100% la possibilità che la Fed aumenterà i tassi di 75 punti base a novembre, il quarto rialzo consecutivo.
Tra i metalli industriali, i prezzi del rame sono scesi per il secondo giorno consecutivo a causa dei crescenti segnali di rallentamento della domanda in Cina, il principale importatore del metallo rosso.
I future del rame hanno oscillato intorno a 3,4075 dollari, dopo aver perso lo 0,5% all’inizio della settimana.
Rio Tinto (NYSE:RIO), il secondo gruppo minerario mondiale, martedì ha previsto un calo delle spedizioni di minerale di ferro per quest’anno, segnalando un indebolimento dell’attività industriale in tutto il mondo e soprattutto in Cina, il suo principale acquirente.
La Cina ha recentemente segnalato che non ha intenzione di eliminare la sua politica di zero-COVID, che quest’anno ha gravemente interrotto l’attività manifatturiera. La mossa ha aumentato l’incertezza sul futuro della seconda economia mondiale.
Ma il Paese ha anche mantenuto una politica monetaria accomodante, delineando al contempo ulteriori misure di stimolo per sostenere la crescita.
Queste misure, unite ai segnali di contrazione dei mercati del rame, potrebbero aiutare i prezzi del metallo rosso a riprendersi quest’anno.