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Greggio a massimi da 2015 dopo arresti in Arabia Saudita

Pubblicato 06.11.2017, 12:32
Aggiornato 06.11.2017, 12:40
© Reuters. Il principe saudita Miteb bin Abdullah
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LONDRA (Reuters) - I prezzi del greggio viaggiano sui massimi dal luglio 2015, dopo la stretta anti-corruzione nel weekend in Arabia Saudita e i mercati che continuano a registrare una riduzione dell'offerta.

**Intorno alle 12 italiane, il contratto sul Brent per consegna gennaio 2018 sale di 36 cent a 62,43 dollari, dopo aver toccato 62,90, il massimo degli ultimi 28 mesi. La scadenza dicembre del greggio leggero Usa Wti guadagna appena 29 cent a quota 55,93, dopo aver infranto per la prima volta dal luglio 2015 la soglia di 56 dollari.

** Il principe saudita Mohammed bin Salman ha rafforzato il proprio potere con l'arresto di reali, ministri e investitori, tra cui il prominente miliardario Alwaleed bin Talal e il potente capo della Guardia nazionale, il principe Miteb bin Abdullah. Gli analisti per il momento non ritengono che l'Arabia saudita, il più gran esportatore al mondo, cambierà la sua politica per spingere i prezzi del greggio.

**Le riforme del principe Mohammed includono un piano per quotare la compagnia statale saudita Aramco il prossimo anno e prezzi del petrolio più alti sono considerati un beneficio per la sua capitalizzazione sul mercato.

**"Riteniamo che il regno si atterrà all'accordo Opec+ e continuerà a focalizzarsi sulla riduzione delle scorte a livello globale", spiega l'analista di Ubs Giovanni Staunovo.

**Il ministro dell'energia saudita Khalid al-Falih ha detto che c'è "soddisfazione" per l'accordo sul taglio alla produzione dei Paesi Opec e non Opec, ma che "il lavoro non è ancora finito".

**Si attende che l'Opec estenderà il taglio di circa 1,8 milioni di barili al giorno per l'intero 2018.

**Sempre per spingere i prezzi, la scorsa settimana le società energetiche Usa hanno tagliato otto piattaforme petrolifere portandole a 729, la più grossa riduzione da maggio 2016.

© Reuters. Il principe saudita Miteb bin Abdullah

**Ma mentre le forniture rallentano, secondo gli analisti la domanda continuerà ad essere forte. "La crescita economica globale e la nuova riduzione nelle forniture stanno creando il miglior ambiente per i prezzi petroliferi dal 2014", spiega Barclays (LON:BARC).

**La banca ha alzato le sue previsioni per il prezzo medio del Brent nel quarto trimestre di quest'anno di 6 dollari a 60 dollari al barile e le previsioni per l'intero 2018 di 3 dollari a 55 dollari al barile.

((Redazione Milano, Reutersitaly@thomsonreuters.com, +390266129720, fax +3902 801149, Reuters messaging: ilaria.polleschi.thomsonreuters.com@reuters.net)) Per una panoramica su mercati e notizie in lingua italiana con quotazioni, grafici e dati, gli abbonati Eikon possono digitare nel Search Box di Eikon la parola “Pagina Italia” o “Panorama Italia”

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