Investing.com - I futures del petrolio greggio sono al livello più alto da ottobre questo lunedì, con la propensione al rischio che si è indebolita al calo delle speranze su un accordo statunitense prima della fine dell’anno.
I volumi si prevedono ridotti poiché l’attività dei mercati è limitata dalle chiusure per le festività di fine anno.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a febbraio sono stati scambiati a 90,69 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,15% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono saliti stamane a 90,36 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 90,95 dollari al barile.
Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi che circondano il precipizio fiscale, vale a dire l’aumento automatico delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica pari a 600 miliardi di dollari che dovrebbero andare in vigore il 1° gennaio.
Il Presidente Barack Obama ha incontrato i leader del congresso alla Casa Bianca venerdì pomeriggio, ma entrambi gli schieramenti non sono giunti a un accordo in vista dell'imminente scadenza di fine anno.
Il leader della maggioranza Harry Reid ha affermato che il Senato continuerà oggi i dialoghi, ma che esistono profonde differenze tra le due parti.
Senza un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ricadere in recessione e trascinare con sé gran parte dell’economia mondiale.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Il calo del petrolio è stato limitato dal report della HSBC rilasciato stamane che conferma che l’attività manifatturiera in Cina è cresciuta al livello più veloce del maggio 2011 a dicembre.
Un report rilasciato quest’oggi ha mostrato che l’attività manifatturiera in Cina è cresciuta al ritmo più veloce dal maggio 2011 a dicembre. L’ultima lettura dell’indice PMI è salita a 51,5 a dicembre da una lettura di 50,5 a novembre.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio dopo gli Stati Uniti ed è stato il motore della crescita della domanda negli ultimi anni.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a febbraio sono scesi dello 0,5%, scambiati a 110,07 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 19,40 dollari al barile.
I prezzi del petrolio sulla borsa di Londra sono saliti del 14% nel 2012.
I futures Brent sono saliti al massimo di 128,40 dollari al barile a marzo, in un insieme di timori sull’interruzione delle forniture dal Medio Oriente e nei timori di un calo delle produzioni nella regione del Mare del Nord che ha supportato i prezzi.
I volumi si prevedono ridotti poiché l’attività dei mercati è limitata dalle chiusure per le festività di fine anno.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a febbraio sono stati scambiati a 90,69 dollari al barile nella mattinata europea, in calo dello 0,15% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono saliti stamane a 90,36 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 90,95 dollari al barile.
Gli investitori continuano a monitorare gli sviluppi che circondano il precipizio fiscale, vale a dire l’aumento automatico delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica pari a 600 miliardi di dollari che dovrebbero andare in vigore il 1° gennaio.
Il Presidente Barack Obama ha incontrato i leader del congresso alla Casa Bianca venerdì pomeriggio, ma entrambi gli schieramenti non sono giunti a un accordo in vista dell'imminente scadenza di fine anno.
Il leader della maggioranza Harry Reid ha affermato che il Senato continuerà oggi i dialoghi, ma che esistono profonde differenze tra le due parti.
Senza un accordo, gli Stati Uniti potrebbero ricadere in recessione e trascinare con sé gran parte dell’economia mondiale.
Gli USA sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Il calo del petrolio è stato limitato dal report della HSBC rilasciato stamane che conferma che l’attività manifatturiera in Cina è cresciuta al livello più veloce del maggio 2011 a dicembre.
Un report rilasciato quest’oggi ha mostrato che l’attività manifatturiera in Cina è cresciuta al ritmo più veloce dal maggio 2011 a dicembre. L’ultima lettura dell’indice PMI è salita a 51,5 a dicembre da una lettura di 50,5 a novembre.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di petrolio dopo gli Stati Uniti ed è stato il motore della crescita della domanda negli ultimi anni.
Sull’ICE Futures Exchange, i futures sul petrolio Brent con consegna a febbraio sono scesi dello 0,5%, scambiati a 110,07 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 19,40 dollari al barile.
I prezzi del petrolio sulla borsa di Londra sono saliti del 14% nel 2012.
I futures Brent sono saliti al massimo di 128,40 dollari al barile a marzo, in un insieme di timori sull’interruzione delle forniture dal Medio Oriente e nei timori di un calo delle produzioni nella regione del Mare del Nord che ha supportato i prezzi.