Di Mauro Speranza
Investing.com – Tentativo di recupero per il prezzi del petrolio dopo i dati sulle scorte di ieri, mentre si attende la decisione dei paesi produttori aderenti all'Opec a cui si aggiunge la Russia.
Il future del greggio WTI guadagnano oltre l'1% e superano i 40,80 dollari, mentre il Brent viene scambiato a 43,40 dollari al barile.
Ieri l'American Petroleum Institute ha diffuso i dati sulle scorte di petrolio negli USA, indicando un calo di 8,3 milioni di barili nel corso della settimana che terminava il 10 luglio. Il dato risulta superiore alle previsioni degli analisti che si fermavano ad una diminuzione di 2,1 milioni di barili.
"I numeri API rilasciati durante la notte hanno fornito un certo supporto al mercato nel trading mattutino di oggi", spiega ING Economics in una nota.
Nella giornata di oggi verranno rilasciati i dati ufficiali della Energy Information Administration (EIA) del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti. Il dato è previsto per le ore 16:30 italiane e le previsioni indicano un nuovo possibile calo delle scorte.
La riunione dell'Opec+
Oggi si terrà la conferenza virtuale dell'Opec+ nel corso della quale potrebbe essere deciso un nuovo aumento della produzione di petrolio.
Nel mese di giugno, l'OPEC e i suoi alleati hanno rispettato il 107% dei tagli alla produzione di petrolio concordati, dichiarava martedì una fonte dell'OPEC+.
Secondo Link Securities, “è possibile che venga annunciato da parte del gruppo un aumento di quasi 2 milioni di barili al giorno a partire dal mese di agosto, portando i tagli di produzione concordati a 7,7 milioni di barili al giorno”.
“Si tratta della proposta dell'Arabia Saudita e crediamo che abbia molte possibilità di essere approvata. Resta da vedere quale sarà la reazione al prezzo del greggio, che da un paio di giorni non ha un andamento definito”, aggiungono questi esperti.
Della stessa opinione sono gli analisti di ING Economics: "il mercato è interessato a vedere se i tagli più profondi saranno prolungati per un altro mese o se il gruppo si atterrà al piano originale e inizierà a ridurre i tagli. La maggior parte delle indicazioni suggerisce che sarà quest'ultima, con maggiore enfasi sulla conformità e sui tagli compensativi".
Nell'attesa delle decisioni dei paesi produttori, "i prezzi del petrolio dovrebbero essere scambiati in un range di 40 dollari”, prevede Kim Kwang-rae, analista di materie prime della Samsung Securities di Seoul.
Nel frattempo, ieri l'OPEC ha previsto nel suo rapporto mensile che la domanda globale di petrolio aumenterà di un record di 7 milioni di barili al giorno entro il 2021, mentre l'economia mondiale si riprenderà dalla pandemia di coronavirus, anche se rimarrà al di sotto dei livelli del 2019.