Investing.com - Il greggio è in leggera salita negli scambi di questo lunedì, sulla scia dei rialzi della scorsa settimana dovuti ai segnali di un aumento della domanda nella seconda metà del 2017.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna ad agosto è in salita di 22 centesimi o dello 0,5% a 46,78 dollari al barile alle 3:35AM ET (0735GMT).
Il greggio Brent con consegna a settembre sull’ICE Futures Exchange di Londra sale di 24 centesimi, o dello 0,5% a 49,15 dollari al barile, dopo aver toccato il massimo di una settimana di 49,23 dollari.
La scorsa settimana il greggio WTI ha guadagnato 2,31 dollaro, circa il 5%, mentre il greggio Brent è salito di 2,20 dollaro, o del 4,5%; i rialzi sono stati sostenuti dai segnali di ripresa della domanda lanciati dal report dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, oltre che dall’aumento delle importazioni cinesi e dal calo delle scorte negli USA.
Nonostante i recenti rialzi, gli investitori restano preoccupati dai livelli delle scorte.
Secondo Baker Hughes, il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti la scorsa settimana è salito {{ecl-1652||a 765}, il massimo dall’aprile 2015, un dato che conferma i timori che l’aumento dell’attività estrattiva statunitense stia rischiando di vanificare i tentativi dei principali produttori di riequilibrare il mercato.
A maggio l’OPEC e altri produttori non-OPEC hanno accettato di prolungare i tagli alla produzione di circa 1,8 milioni di barili al giorno fino a marzo 2018.
Finora i tagli implementati hanno influito poco sui livelli delle scorte, per via di un aumento della produzione di petrolio di scisto negli USA e per l’aumento della produzione nei paesi esenti, Libia e Nigeria.
Un comitato di ministri di paesi OPEC e non OPEC, con a capo il Kuwait, si incontrerà il 24 luglio in Russia per discutere dell’adesione ai tagli.
Questa settimana, l’attenzione degli operatori sarà concentrata sui dati sulle scorte USA di martedì e mercoledì alla ricerca di nuove indicazioni sull’andamento della domanda e delle scorte nel principale consumatore mondiale.
Gli investitori continueranno inoltre a seguire le dichiarazioni dei principali produttori alla ricerca di segnali positivi che confermino l’adesione ai tagli alla produzione.
Intanto, sul Nymex i future della benzina con consegna ad agosto sono stabili a 1,562 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento è in calo di meno di mezzo centesimo a 1,518 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna ad agosto sono in salita di 0,7 centesimi a 2,987 dollari per milione di BTU.