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Prezzo del greggio WTI in calo, aumentano gli impianti di trivellazione USA

Pubblicato 11.02.2019, 14:27
Aggiornato 11.02.2019, 14:27
© Reuters.

Investing.com - Il prezzo del greggio comincia la settimana in discesa questo lunedì, sulla scia dei dati da cui è emerso un aumento degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti per la seconda volta in tre settimane.

Segnalando che la produzione potrebbe salire ancora, venerdì Baker Hughes ha riportato che il numero di impianti è aumentato di 7 unità a 854 nella settimana terminata l’8 febbraio.

Il greggio West Texas Intermediate con consegna a marzo sul New York Mercantile Exchange scende di 32 centesimi, o dello 0,6%, a 52,40 dollari al barile alle 8:25 ET (13:25 GMT).

Sul prezzo del WTI pesa anche la chiusura della divisione di raffinazione da 120.000 barili al giorno della raffineria Phillips 66 (NYSE:PSX) di Wood River, in Illinois, dopo un incendio ieri.

Intanto, il greggio Brent con consegna ad aprile sull’ICE Futures Exchange di Londra è in calo di 2 centesimi a 62,08 dollari al barile.

I trader seguiranno con attenzione anche le trattative commerciali tra USA e Cina, cominciate oggi a Pechino. Le due parti cercano di raggiungere un accordo entro la scadenza del 1° marzo, quando i dazi USA su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi passeranno dal 10% al 25%.

Stati Uniti e Cina sono i due principali consumatori di greggio al mondo.

Gli economisti temono che lo scontro commerciale in corso fra le due più grandi economie del mondo pesi sulla crescita globale e, di conseguenza, sulla domanda energetica.

Dopo aver chiuso il 2018 in caduta libera, i prezzi del greggio sono schizzati di circa il 16% a inizio anno, spinti dai tagli alle scorte dell’OPEC e dalle sanzioni USA contro il Venezuela.

Ma i recenti segnali di un indebolimento dell’economia globale hanno riacceso le preoccupazioni di un rallentamento della domanda energetica.

I future della benzina scendono delo 0,2% a 1,443 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento va su dello 0,3% a 1,914 dollari al gallone.

I future del gas naturale segnano un’impennata del 4,5% a 2,697 dollari per milione di BTU: l’ondata di freddo che ha colpito il nordovest degli Stati Uniti che ha fatto schizzare il prezzo.

-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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