Investing.com - I futures del rame sono al massimo di tre settimane negli scambi di questo mercoledì, la prima seduta di trading del nuovo anno, con il sentimento che è migliorato dopo l’accordo che ha evitato il precipizio fiscale e di conseguenza la recessione.
Un ulteriore supporto è giunto in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento dell’indice PMI cinese per il terzo mese consecutivo a dicembre.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a marzo a 3,685 dollari la libbra nella mattinata europea, in salita dello 0,9% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono saliti dell’1,3% al massimo della seduta di 3,699 dollari la libbra, il massimo dal 13 dicembre.
La Camera dei Rappresentati ha votato ieri sera a favore di un accordo per evitare l’aumento automatico delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica pari a 600 miliardi di dollari che sarebbe dovuto andare in vigore il 1° gennaio.
Il voto finale è 257 voti contro 167. Il voto è arrivato dopo l’approvazione del Senato con una grande maggioranza di 89 voti contro 8.
L’accordo, che prevede un aumento delle tasse per i redditi più alti ora passerà alla Casa Bianca, dove ci si aspetta che il Presidente Barack Obama lo converta in legge.
I prezzi del rame hanno ricevuto un ulteriore supporto martedì, in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento dell’indice PMI cinese per il terzo mese consecutivo a dicembre.
L’indice PMI è salito a 50,6 lo scorso mese, sopra il punto del 50.0 che indica un miglioramento del settore.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, e rappresenta il 40% del consumo mondiale.
La debolezza del dollaro spinge solitamente l’oro. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è sceso dello 0,1% a 79,87.
Un dollaro più debole rende più appetibili le materie prime espresse in dollari ai titolari di altre valute che le scelgono come investimento alternativo.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è salito dello 0,45% a 1.683,05 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è salito dell’1,7% a 30,74 dollari l’oncia troy.
Un ulteriore supporto è giunto in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento dell’indice PMI cinese per il terzo mese consecutivo a dicembre.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures del rame con consegna a marzo a 3,685 dollari la libbra nella mattinata europea, in salita dello 0,9% sulla giornata.
I prezzi del rame sulla borsa di New York sono saliti dell’1,3% al massimo della seduta di 3,699 dollari la libbra, il massimo dal 13 dicembre.
La Camera dei Rappresentati ha votato ieri sera a favore di un accordo per evitare l’aumento automatico delle tasse e dei tagli alla spesa pubblica pari a 600 miliardi di dollari che sarebbe dovuto andare in vigore il 1° gennaio.
Il voto finale è 257 voti contro 167. Il voto è arrivato dopo l’approvazione del Senato con una grande maggioranza di 89 voti contro 8.
L’accordo, che prevede un aumento delle tasse per i redditi più alti ora passerà alla Casa Bianca, dove ci si aspetta che il Presidente Barack Obama lo converta in legge.
I prezzi del rame hanno ricevuto un ulteriore supporto martedì, in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento dell’indice PMI cinese per il terzo mese consecutivo a dicembre.
L’indice PMI è salito a 50,6 lo scorso mese, sopra il punto del 50.0 che indica un miglioramento del settore.
La Cina è il principale consumatore mondiale di rame, e rappresenta il 40% del consumo mondiale.
La debolezza del dollaro spinge solitamente l’oro. L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è sceso dello 0,1% a 79,87.
Un dollaro più debole rende più appetibili le materie prime espresse in dollari ai titolari di altre valute che le scelgono come investimento alternativo.
Sul Comex, l’oro con consegna a febbraio è salito dello 0,45% a 1.683,05 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a marzo è salito dell’1,7% a 30,74 dollari l’oncia troy.