Investing.com - I prezzi del rame sono in calo questo lunedì; i timori per l’Ucraina sono aumentati in seguito ai risultati del referendum di ieri che hanno indicato la volontà dei votanti in Crimea di entrare a far parte della Russia.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a maggio sono scesi al minimo della seduta di 2,922 dollari la libbra, prima di ridurre le perdite e attestarsi a 2,946 dollari la libbra negli scambi della mattinata europea, in calo dello 0,15% o di 0,004 dollari.
Il contratto di maggio ieri è salito dello 0,94%, o di 0,275 dollari, a 2,950 dollari la libbra.
Supporto a 2,912 dollari la libbra, il minimo dal 14 marzo e resistenza a 2,977 dollari la libbra, il massimo dal 13 marzo.
I risultati hanno mostrato che oltre il 97% dei votanti in Crimea ha scelto la scissione dall’Ucraina e l’annessione alla Russia in un referendum considerato illegale dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti.
La Duma, la “camera bassa” del Parlamento russo, ha dichiarato che “nell’imminente futuro” approverà una legislazione che permetterà l’annessione della Crimea.
Il Presidente statunitense Barack Obama ha dichiarato che Washington rifiuta l’esito del referendum e ha avvisato che gli Stati Uniti sono pronti a imporre delle sanzioni a Mosca.
I paesi occidentali hanno minacciato di imporre delle sanzioni contro la Russia se non rinuncerà all’annessione della Crimea.
I prezzi del rame sono andati sotto forte pressione alla vendita nelle ultime sedute dal momento che i crescenti timori per lo stato di salute dell’economia cinese hanno ridotto la domanda di investimenti legati alla crescita.
Il metallo industriale il 12 marzo è crollato a 2,908 dollari la libbra, il minimo dal luglio 2010.
La nazione asiatica è il principale consumatore mondiale di rame, con il 40% della richiesta globale lo scorso anno.
Sul Comex, l’oro con consegna ad aprile è stabile a 1.378,90 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a maggio è in aumento dello 0,15% a 21,38 dollari l’oncia.
I traders attendono gli importanti dati economici statunitensi nel corso della giornata per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e il futuro della politica monetaria.
Gli USA rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera dell’Empire State, nonché un report sulla produzione industriale e sulle transazioni di obbligazioni a lungo termine.
La Federal Reserve domani darà il via ai due giorni di vertice di politica monetaria, tra le aspettative di una riduzione del suo programma di acquisti di bond a 55 miliardi di dollari dagli attuali 65 miliardi.