Martedì Bank of America Corp (NYSE:BAC) ha ricevuto un aggiornamento del rating da parte di CFRA. La società ha spostato la valutazione da "Sell" (vendere) a "Hold" (mantenere), mantenendo un obiettivo di prezzo di 39,00 dollari per le azioni dell'istituto finanziario. La revisione arriva dopo un periodo di sottoperformance, con le azioni di Bank of America che sono scese di circa il 16% dai massimi di metà luglio, un livello che CFRA considera ora inferiore alla propria stima di fair value.
CFRA ha basato il suo obiettivo di prezzo su un rapporto prezzo/utili (P/E) di 11,5 volte, che si allinea alla media storica triennale della banca. Nonostante l'upgrade, CFRA prevede che Bank of America continuerà a sottoperformare rispetto ai suoi diretti concorrenti nel settore bancario. Questa previsione è influenzata dal rallentamento dei segmenti tradizionali del consumer banking, come le carte di credito, i prestiti auto, i mutui e i prestiti personali, come dimostra la performance della banca nella prima metà del 2024.
I risultati finanziari di Bank of America non hanno mostrato una crescita dei prestiti e dei depositi negli ultimi due trimestri. Inoltre, il reddito netto da interessi, che rappresenta oltre il 54% delle entrate nette totali della banca, ha subito un calo nella prima metà dell'anno. Inoltre, i ricavi da carte di credito della banca hanno registrato una tendenza al ribasso dalla fine del 2023. CFRA suggerisce che la classe media americana sta affrontando una pressione finanziaria dovuta all'inflazione e all'aumento del costo della vita, che potrebbe contribuire a queste sfide.
Anche la divisione di investment banking della banca, in particolare i servizi di fusioni e acquisizioni (M&A), non ha registrato performance altrettanto positive rispetto a quelle dei suoi colleghi più grandi. Nel secondo trimestre, Bank of America ha registrato un calo del 3,3% su base annua nell'attività di M&A, mentre i suoi concorrenti hanno registrato una crescita a due cifre. Nonostante queste preoccupazioni, la CFRA non considera l'esposizione al credito come un rischio significativo per la banca, in quanto ritiene che le potenziali perdite sui prestiti siano state adeguatamente coperte.
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