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Borsa Usa, S&P 500 e Dow in calo su timori nuova ondata casi coronavirus

Pubblicato 11.05.2020, 17:33
Aggiornato 11.05.2020, 17:36
© Reuters. Un uomo indossa una maschera protettiva mentre cammina a Wall Street a New York City
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(Reuters) - Gli indici S&P 500 e Dow Jones ritracciano dopo il rally della scorsa settimana, con gli investitori che temono una seconda ondata di contagi da coronavirus con la riapertura di numerose economie.

La Germania e la Corea del Sud hanno riportato ieri un'impennata di nuovi casi da COVID-19, segnale di cattivo auspicio per tutti quei paesi che iniziano a revocare i lockdown anti-pandemia.

L'indice delle compagnie aeree S&P 1500 scivola del 5,4%, con gli operatori di crociere Carnival Corp (LON:CCL) e Norwegian Cruise Line in calo rispettivamente del 2,8% e del 5,7%.

Marriott International cede il 5,8% dopo che l'utile trimestrale dell'operatore alberghiero è sceso al di sotto delle aspettative già drasticamente riviste al ribasso a causa del crollo delle prenotazioni.

Dopo che i mercati finanziari hanno iniziato a prezzare i tassi di interesse statunitensi negativi per la prima volta in assoluto la scorsa settimana, gli occhi sono ora puntati sull'intervento del numero uno della Federal Reserve Jerome Powell sulle prospettive dell'economia durante un evento, trasmesso via internet, in agenda mercoledì.

In ribasso dieci degli 11 principali settori S&P, con il calo del 2,4% dei finanziari che pesa maggiormente rispetto agli altri.

© Reuters. Un uomo indossa una maschera protettiva mentre cammina a Wall Street a New York City

Intorno alle 17, il Dow Jones Industrial Average cede lo 0,81% a 24,081.78 e l'S&P 500 è a -0,50% a 2,909.82, mentre il Nasdaq Composite avanza dello 0,12% a 9.121,49.

Il distributore di farmaci Cardinal Health Inc (NYSE:CAH) balza del 5,20% con la pandemia che ha spinto al rialzo le vendite del terzo trimestre, superiori alle stime di mercato.

Il produttore di abbigliamento sportivo Under Armour crolla dell'11,1% dopo aver riportato una flessione del 23% dei ricavi trimestrali, mentre General Mills sale dell'1,5% dopo aver dichiarato che si aspetta di superare le stime per le vendite fiscali organiche del 2020.

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