Di Gina Lee
Investing.com – Il petrolio registra un andamento misto negli scambi di questo martedì, dopo il brusco calo delle forniture dalla Libia che alimentano i timori per la ristrettezza del mercato. Gli investitori continuano a monitorare le scorte in Cina, mentre la città di Shanghai si prepara a ripartire dopo il nuovo lockdown.
I future Brent sono in salita dello 0,10% a 113,27 dollari alle 7:30 AM CEST. I future WTI scendono dello 0,13% a 107,47 dollari. Ha pesato sui rialzi dell’oro nero anche un dollaro più forte, vicino al massimo di due anni.
Sia Brent che future WTI sono saliti dell’1% nella seduta precedente, dopo aver toccato il massimo dal 28 marzo. Pesa la crisi politica in Libia: il paese ha comunicato che non fornirà petrolio dal maggiore impianti e chiuderà un altro pozzo per via delle proteste politiche.
Questa situazione in Libia si delinea mentre la Cina, il secondo importatore mondiale di greggio, si appresta a far ripartire l’attività manifatturiera a Shanghai. Tuttavia, con i lockdown ancora in corso nel paese, il petrolio resta ancora vulnerabile agli shock della domanda.
“Affinché i prezzi del petrolio seguano una traiettoria sostenibile, la riapertura delle città in Cina è fondamentale per il passaggio ad una ripresa sostenibile che supporti la domanda”, ha scritto in una nota il direttore di SPI Asset Management Stephen Innes.
La situazione in Libia mostra come i mercati del petrolio siano diventati reattivi agli shock della domanda, ha aggiunto.
Intanto, i mercati restano col fiato sospeso per via della possibilità di un embargo petrolifero in tutto il blocco dell’Unione Europea contro la Russia, in risposta alla sua invasione dell’Ucraina del 24 febbraio.
Ora gli investitori attendono i dati sulle scorte di greggio USA dall’American Petroleum Institute nel corso della giornata.