Investing.com - Il Bitcoin scende questo mercoledì, segnando un calo per la seconda seduta consecutiva, e anche il prezzo dell’Ethereum, il principale rivale del Bitcoin in termini di capitalizzazione di mercato, è debole.
Sulla piazza statunitense GDAX, il Bitcoin si attesta a 2.485,0 dollari, con un crollo di 84,4 dollari, o del 3,29%.
Il prezzo del bitcoin è rimbalzato la scorsa settimana, segnando il massimo di 2.953,5 dollari il 19 luglio, poco meno del massimo storico di 3.000 dollari registrato a giugno.
Il prezzo è schizzato dopo che la valuta ha evitato di essere divisa in due valute indipendenti, quando la sua rete ha appoggiato l’aggiornamento del software per consentire transazioni più rapide.
Lunedì, Sheba Jafari, a capo della strategia tecnica di Goldman Sachs ha dichiarato in una nota ai clienti che il Bitcoin “potrebbe oscillare ancora” prima di tornare a salire.
L’incapacità del bitcoin di superare il massimo del 13 giugno di 3.000 dollari indica che si sta formando un pattern a triangolo che potrebbe portare a cinque oscillazioni e ad un minimo di 1.786 dollari, secondo Jafari.
“Un livello superiore a 3.000 dollari suggerirebbe che il potenziale ha già iniziato ad oscillare verso una V, che ha un obiettivo minimo di 2.988 e la finalità di raggiungere 3.691 (quest’ultimo è l’obiettivo preferito in quanto presuppone un nuovo massimo)”, si legge nella nota.
L’Ethereum crolla del 3,57% o di 7,41 dollari a 200,35 dollari, staccandosi ancora dal massimo storico di 419,3 dollari segnato l’11 giugno.
Il distacco dell’Ethereum dal massimo storico ha visto la sua capitalizzazione di mercato scendere sotto i 18 miliardi di dollari, molto meno dei 41 miliardi del Bitcoin.
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