Di Alessandro Albano
Investing.com - Con un rendimento del -40% tra aprile e giugno, il Bitcoin ha registrato il suo peggior trimestre dal 2018, mettendo fine a quattro trimestri positivi che hanno visto la divisa digitale superare i $ 64.000 per la prima volta nella sua storia.
Storicamente, il secondo trimestre si è rivelato un periodo di forza per Bitcoin, registrando rendimenti positivi in 6 trimestri su 8 e senza mai scendere al di sotto di un rendimento del 6%. Per esempio, nel secondo trimestre del 2019 e del 2020, Bitcoin ha registrato ritorni impressionanti, raccogliendo rispettivamente il +177% e +42%.
Ma quello che era iniziato come un anno molto più che promettente, con l'Ipo di Coinbase (NASDAQ:COIN) lo scorso 14 aprile, si è rapidamente rivelato come il peggiore. Diversi fattori hanno influenzato il ribasso dei prezzi, come il giro di vite della Cina sull'estrazione di Bitcoin, la mancanza di appetito da parte degli investitori istituzionali, le preoccupazioni sulle regolamentazioni e il FUD costante di Elon Musk. Un nuovo studio della società di data science IntoTheBlock analizza le cause e le prospettive per la seconda parte dell'anno:
Bitcoin e stretta cinese
Per gli esperti di IntotTheBlock, la misura cinese sull'estrazione ha causato "la più grande migrazione di hash-power della storia", con l'hash rate diminuito del 40% nel solo mese giugno, rendendolo uno dei cali più bruschi della sua storia. Ma perché è importante la diminuzione di questo indicatore?
Gli esperti spiegano che il tasso hash di una blockchain "è spesso associato alla sua sicurezza", e più aumenta e più è considerata sicura la blockchain sottostante. Ora che l'hash rate è diminuito così rapidamente, è paradossalmente più redditizio estrarre rispetto a un mese fa in quanto "c'è meno concorrenza ma quasi la stessa ricompensa in termini di dollari".
Per quanto riguarda le vendite dei miners, i flussi di vendita provenienti da chi estrae valute digitale rappresentano solo il 6%, "il che significa che ci sono state più speculazioni, panico e prese di profitto dietro la recente vendita". "Anche se la migrazione del mining ha portato molte preoccupazioni, il Bitcoin si sta dirigendo verso un futuro più decentralizzato e resiliente", afferma IntoTheBlock.
Domanda istituzionale
L'adozione istituzionale è stata una narrativa ricorrente per il Bitcoin nel 2020/2021, e uno dei principali driver della recente corsa al rialzo. Nell'ultimo anno, pesi massimi come BlackRock (NYSE:BLK), JP Morgan (NYSE:JPM), BNY Mellon e Morgan Stanley (NYSE:MS) hanno compiuto importanti passi avanti per fornire investimenti in Bitcoin ai clienti.
Per la società di data science, "il mercato ha pesato in maniera molto negativa le misure di Tesla (NASDAQ:TSLA) e l'adozione istituzionale sembra aver rallentato considerevolmente dopo l'annuncio della società di Palo Alto",
Un modo per tenere traccia dell'adozione istituzionale, spiega lo studio, è "tracciare la dimensione media delle transazioni registrate sulla blockchain di Bitcoin". La dimensione media delle transazioni è stata notevolmente elevata durante i mesi di aprile e giugno e da allora è diminuita drasticamente, indicando "un'elevata quantità di attività speculative in corso tra gli attori istituzionali che si affrettano a vendere le loro posizioni".
"Il valore totale di queste grandi transazioni ha visto un calo del 61,7% rispetto ai recenti massimi fissati nel febbraio di quest'anno, e con l'imminente sblocco di 140.000 Btc nel Grayscale Bitcoin Trust, potremmo assistere a un ulteriore declino. Sembra che non ci siano molte istituzioni che si uniscono alla narrativa del buy on the dip", concludono gli esperti nello studio.