Attivisti per i diritti umani provenienti da venti Paesi hanno inviato una comunicazione al Congresso degli Stati Uniti a sostegno di una "politica crypto responsabile", elogiando Bitcoin e le stablecoin come strumenti essenziali per incentivare la democrazia e la libertà di decine di milioni di persone.
La lettera giunge appena una settimana dopo l'invio al Congresso di una comunicazione anti-crypto, che si spacciava per una lettera della comunità scientifica, ma le cui firme principali includevano noti critici delle criptovalute e autori provenienti da Paesi democratici e ad alto reddito.
Il gruppo di ventuno attivisti che hanno risposto alla lettera include persone provenienti da paesi che sono stati teatro di recenti conflitti o con economie instabili, come Ucraina, Russia, Iraq, Nigeria, Venezuela, Cuba e persino Corea del Nord. La lettera riporta: