La preminenza del Bitcoin nella finanza tradizionale si sta ulteriormente consolidando, con la criptovaluta che rimbalza a 35.000 dollari e rafforza la sua posizione nel panorama degli investimenti. Questo rimbalzo è particolarmente degno di nota se si considera il grave crollo dello scorso anno, che ha visto il Bitcoin scendere sotto i 16.000 dollari a causa del crollo finanziario di FTX e delle conseguenti accuse legali contro Sam Bankman-Fried.
Con la ripresa del Bitcoin, aumenta anche la sua accettazione come efficace strumento di diversificazione del portafoglio. Questo cambiamento di prospettiva arriva in un momento in cui le azioni stanno crollando e i rendimenti obbligazionari stanno salendo alle stelle, così come la costante adesione della Federal Reserve a tassi di interesse elevati e le instabilità geopolitiche che influenzano il panorama finanziario globale.
La crescente accettazione del Bitcoin si riflette nel lancio di un ETF che ne rispecchia il prezzo. Gli investitori prevedono un aumento del 28% in ottobre a causa delle potenziali sanzioni statunitensi per gli ETF Bitcoin spot. Le proiezioni di capitale per questo fondo vanno dai 3 miliardi di dollari iniziali ai 55 miliardi di dollari in cinque anni.
Dave Mazza di Roundhill Investments paragona questo sviluppo alla trasformazione del mercato dell'oro dopo l'approvazione degli ETF a pronti. Prevede un'ondata di acquisti simile a quella del lancio del primo ETF sull'oro nel 2006 o dell'ETF sui futures del Bitcoin nel 2021.
Importanti entità come BlackRock (NYSE:BLK), Fidelity e Grayscale hanno presentato domande per ETF di Bitcoin a pronti. Attualmente, la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti sta esaminando otto o dieci richieste.
Tuttavia, non tutti gli investitori sono favorevoli a queste nuove forme di investimento. Investitori tradizionali come George Gagliardi di Coromandel Wealth Management continuano a esprimere scetticismo, scartando le criptovalute per la loro percepita mancanza di valore intrinseco.
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