Secondo il team Multi Asset di Milano di GAM (Italia) SGR il superamento dell’area 1,15/1,16 del fixing eur-usd sarà il vero test: in passato tale soglia ha svolto una funzione di spartiacque
Uno dei temi più discussi negli ultimi mesi riguarda il possibile indebolimento del dollaro americano rispetto all’euro. Una relazione, quella tra la valuta di Washington e la moneta unica europea, che assume un ruolo ancora più delicato nel mezzo delle attuali dispute commerciali anche perché, dalla primavera dello scorso anno, in concomitanza dei primi annunci di Trump sui dazi all’import dalla Cina, il biglietto verde si è rafforzato di circa nove punti percentuali rispetto all’euro.
LE PREVISIONI A INIZIO ANNO DEGLI ANALISTI
Il problema è che gli analisti, che all’inizio di quest’anno avevano prefigurato un graduale ma costante indebolimento del dollaro nei confronti della moneta unica, hanno fallito le previsioni e il biglietto verde si è ulteriormente rafforzato di oltre un punto percentuale dal primo gennaio ad oggi. Quelle stime, infatti, si basavano sull‘ipotesi che potesse prendere corpo una riduzione del differenziale dei tassi come risultante di una Federal Reserve vicina ormai agli obiettivi di tassi Usa e una Bce meno accomodante...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge