Investing.com – L’euro è stabile contro il dollaro USA questo venerdì, in seguito al rilascio dei dati misti sul settore manifatturiero e dei servizi nella zona euro, mentre i timori sul bilancio USA persistono.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3119, il massimo dal 5 dicembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,3084, in salita dello 0,06%.
Supporto a 1,3041, minimo del 13 dicembre e resistenza a 1,3127, massimo del 5 dicembre.
In un report preliminare il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice PMI manifatturiero è aumentato più del previsto a dicembre, in salita a 44,6 da una lettura di 44,5 nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che l’indice migliorasse a 45,0 questo mese.
L’indice dei servizi PMI della zona euro è salito a 47,8 a dicembre, da 46,7 nel mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 47,0.
Markit ha dichiarato che l’indice manifatturiero PMI tedesco è sceso a 46,3 a dicembre, da 46,8 nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che l’indice migliorasse a 47,2 questo mese.
In Germania l’indice dei servizi PMI è salito a 52,1 a dicembre, da 49,7 nel mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 50,0.
Il sentimento è rimasto supportato dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno trovato l'accordo di ieri per erogare immediatamente i 34,4 miliardi di euro di fondi di salvataggio alla Grecia. L'annuncio è arrivato il giorno dopo l'atteso accordo sulle regole per la supervisione sulle banche della zona euro.
Gli investitori sono rimasti cauti e l'attenzione si è spostata ai dialoghi in corso per evitare il precipizio fiscale USA, nei timori che l'aumento automatico delle tasse ed i tagli alla spesa pubblica che dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2013, possa far deragliare ripresa economica statunitense.
L’euro stabile anche contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,01%, a 0,8117.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati preliminari sul settore dei servizi e su quello manifatturiero, nonché i dati sull’inflazione al consumo.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’IPC, sul tasso di utilizzo della capacità, sulla produzione industriale e sull’attività manifatturiera.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,3119, il massimo dal 5 dicembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,3084, in salita dello 0,06%.
Supporto a 1,3041, minimo del 13 dicembre e resistenza a 1,3127, massimo del 5 dicembre.
In un report preliminare il gruppo di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice PMI manifatturiero è aumentato più del previsto a dicembre, in salita a 44,6 da una lettura di 44,5 nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che l’indice migliorasse a 45,0 questo mese.
L’indice dei servizi PMI della zona euro è salito a 47,8 a dicembre, da 46,7 nel mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 47,0.
Markit ha dichiarato che l’indice manifatturiero PMI tedesco è sceso a 46,3 a dicembre, da 46,8 nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che l’indice migliorasse a 47,2 questo mese.
In Germania l’indice dei servizi PMI è salito a 52,1 a dicembre, da 49,7 nel mese precedente, superando le aspettative di un aumento a 50,0.
Il sentimento è rimasto supportato dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno trovato l'accordo di ieri per erogare immediatamente i 34,4 miliardi di euro di fondi di salvataggio alla Grecia. L'annuncio è arrivato il giorno dopo l'atteso accordo sulle regole per la supervisione sulle banche della zona euro.
Gli investitori sono rimasti cauti e l'attenzione si è spostata ai dialoghi in corso per evitare il precipizio fiscale USA, nei timori che l'aumento automatico delle tasse ed i tagli alla spesa pubblica che dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2013, possa far deragliare ripresa economica statunitense.
L’euro stabile anche contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,01%, a 0,8117.
Nel corso della giornata la zona euro rilascerà i dati preliminari sul settore dei servizi e su quello manifatturiero, nonché i dati sull’inflazione al consumo.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’IPC, sul tasso di utilizzo della capacità, sulla produzione industriale e sull’attività manifatturiera.