Si chiama stockpiling si pronuncia corsa all’accumulo. E' quello che sta succedendo in Gran Bretagna, dove i cittadini si stanno riversando presso negozi, supermercati e farmacie per munirsi di scorte in vista, e per il timore, di un'uscita dall'UE senza accordo. Secondo una ricerca i britannici avrebbero speso oltre £ 4 miliardi di sterline in prodotti. Il sondaggio, riportato dal Guardian, ha rilevato che sono a oggi circa 800.000 le persone coinvolte nella corsa all'accumulo e che hanno speso più di £ 1.000 a testa (con un extra della spesa ordinaria di 380 sterline ciascuno).
Cibo e medicine sono gli articoli più popolari. Tre su quattro degli intervistati hanno ammesso di essere ricorsi all'acquisto "compulsivo". Delle persone intervistate, il 74% ha dichiarato di aver acquistato cibo extra, il 50% medicine e il 46% bevande.
Sono le aziende stesse a prevedere, nel caso di una brexit senza accordo, diversi problemi di approvvigionamento dei prodotti a breve termine. Ma per quanto riguarda le medicine la questione si riflette nel resto d'europa visto che sono circa 45 milioni i pacchi di medicinali che vengono spediti dalla Gran Bretagna al resto del blocco dell'unione.
Le compagnie farmaceutiche avvertono inoltre che alcuni farmaci potrebbero non disporre delle necessarie autorizzazioni per continuare ad essere importati dalla Gran Bretagna. E l'aumento dei controlli doganali tra la Gran Bretagna e l'UE potrebbe anche interrompere l'approvvigionamento di medicinali e composti chimici necessari per produrli.