Investing.com - L’euro è in calo contro il dollaro negli scambi di questo giovedì, dopo i verbali dell’ultimo vertice della Federal Reserve che hanno mostrato che gran parte dei policymakers sono ancora a favore di una riduzione del programma di stimolo quest’anno.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3488, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3499, in calo dello 0,17%.
Supporto a 1,3400 e resistenza a 1,3590, massimo del 7 ottobre.
I verbali del vertice di settembre tenuto dalla Fed mostrano che la decisione di non iniziare a ridurre lo stimolo monetario è stata presa per il “rotto della cuffia”, alimentando le aspettative che la banca possa iniziare a ridimensionare il programma già nei prossimi mesi.
Il dollaro è stato sostenuto dall’annuncio del Presidente Barack Obama sulla nomina della Vice Presidente della Federal Reserve Janet Yellen a capo della banca centrale statunitense, alimentando l’incertezza sulla politica monetaria.
Gli investitori sono rimasti cauti mentre continua per il decimo giorno la paralisi federale parziale ed il Congresso è fermo sul tetto del debito ed il bilancio federale.
Il Presidente Obama ha chiesto ai Repubblicani di innalzare il tetto del debito e ravviare la macchina federale prima di iniziare i negoziati sulla politica fiscale. Gli USA rischiano un default del debito sovrano se il tetto massimo del governo non sarà aumentato dal 17 ottobre.
L’euro è piuttosto stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8471 ed è salita contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,20% a 131,92.
La Banca Centrale Europea pubblicherà il bollettino mensile nel corso della giornata, mentre la Banca d’Inghilterra annuncerà il tasso di interesse di riferimento.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3488, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3499, in calo dello 0,17%.
Supporto a 1,3400 e resistenza a 1,3590, massimo del 7 ottobre.
I verbali del vertice di settembre tenuto dalla Fed mostrano che la decisione di non iniziare a ridurre lo stimolo monetario è stata presa per il “rotto della cuffia”, alimentando le aspettative che la banca possa iniziare a ridimensionare il programma già nei prossimi mesi.
Il dollaro è stato sostenuto dall’annuncio del Presidente Barack Obama sulla nomina della Vice Presidente della Federal Reserve Janet Yellen a capo della banca centrale statunitense, alimentando l’incertezza sulla politica monetaria.
Gli investitori sono rimasti cauti mentre continua per il decimo giorno la paralisi federale parziale ed il Congresso è fermo sul tetto del debito ed il bilancio federale.
Il Presidente Obama ha chiesto ai Repubblicani di innalzare il tetto del debito e ravviare la macchina federale prima di iniziare i negoziati sulla politica fiscale. Gli USA rischiano un default del debito sovrano se il tetto massimo del governo non sarà aumentato dal 17 ottobre.
L’euro è piuttosto stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,05% a 0,8471 ed è salita contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,20% a 131,92.
La Banca Centrale Europea pubblicherà il bollettino mensile nel corso della giornata, mentre la Banca d’Inghilterra annuncerà il tasso di interesse di riferimento.