Investing.com - Il dollaro USA è in salita contro il dollaro canadese questo martedì, in attesa del rilascio di dati USA sul settore dei servizi; i guadagni sono tuttavia limitati dalle aspettative che la Federal Reserve mantenga il programma di stimolo.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio USD/CAD ha toccato 1,0453, il minimo dal 31 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,0442, in salita dello 0,18%.
Supporto a 1,0398, minimo di lunedì e resistenza a 1,0490 massimo del 31 ottobre.
Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo le dichiarazioni degli esponenti della Federal Reserve, secondo i quali la banca potrebbe mantenere attivo il programma di stimolo ancora per qualche tempo.
Il Presidente della Federal Reserve Bank di Boston Eric Rosengren ha dichiarato che la banca dovrebbe mantenere attivo il programma di acquisti fino a quando non ci sarà “una prova evidente che una ripresa sostenibile stia compiendo progressi soddisfacenti verso una piena occupazione”.
Il dollaro canadese detto loonie è in salita contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,17% a 1,4062.
L’euro è andato sotto forte pressione alla vendita in seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un calo dell’inflazione annua nella zona euro ad ottobre al minimo degli ultimi quattro anni, dati che hanno alimentato i timori che la banca possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la ripresa economica nella regione.
Sebbene per giovedì non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.
La Commissione Europea oggi ha tagliato le sue previsioni sulla crescita nella zona euro e ha dichiarato che la disoccupazione nella regione resta a livelli alti in modo inaccettabile.
La Commissione prevede una crescita economica dell’1,1% nel 2014, rispetto alla crescita dell’1,2% precedentemente prevista, e ha dichiarato che il tasso di crescita dovrebbe toccare l’1,7% nel 2015.
Intanto, i dati hanno rivelato che l’indice dei prezzi alla produzione nella zona euro a settembre è in calo dello 0,9% rispetto all’anno precedente, contrariamente al previsto calo dello 0,7%.
Nel corso della giornata l’ISM rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi negli USA.
Nella mattinata degli scambi statunitensi il cambio USD/CAD ha toccato 1,0453, il minimo dal 31 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 1,0442, in salita dello 0,18%.
Supporto a 1,0398, minimo di lunedì e resistenza a 1,0490 massimo del 31 ottobre.
Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo le dichiarazioni degli esponenti della Federal Reserve, secondo i quali la banca potrebbe mantenere attivo il programma di stimolo ancora per qualche tempo.
Il Presidente della Federal Reserve Bank di Boston Eric Rosengren ha dichiarato che la banca dovrebbe mantenere attivo il programma di acquisti fino a quando non ci sarà “una prova evidente che una ripresa sostenibile stia compiendo progressi soddisfacenti verso una piena occupazione”.
Il dollaro canadese detto loonie è in salita contro l’euro, con EUR/CAD in calo dello 0,17% a 1,4062.
L’euro è andato sotto forte pressione alla vendita in seguito ai dati della scorsa settimana che hanno mostrato un calo dell’inflazione annua nella zona euro ad ottobre al minimo degli ultimi quattro anni, dati che hanno alimentato i timori che la banca possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la ripresa economica nella regione.
Sebbene per giovedì non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.
La Commissione Europea oggi ha tagliato le sue previsioni sulla crescita nella zona euro e ha dichiarato che la disoccupazione nella regione resta a livelli alti in modo inaccettabile.
La Commissione prevede una crescita economica dell’1,1% nel 2014, rispetto alla crescita dell’1,2% precedentemente prevista, e ha dichiarato che il tasso di crescita dovrebbe toccare l’1,7% nel 2015.
Intanto, i dati hanno rivelato che l’indice dei prezzi alla produzione nella zona euro a settembre è in calo dello 0,9% rispetto all’anno precedente, contrariamente al previsto calo dello 0,7%.
Nel corso della giornata l’ISM rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi negli USA.