NEW DELHI/ROMA (Reuters) - La Corte suprema indiana oggi ha respinto la richiesta di estendere il permesso di soggiorno in Italia per motivi medici a Massimiliano Latorre, il fuciliere di Marina accusato assieme al collega Salvatore Girone dell'uccisione di due pescatori indiani durante una missione anti-pirateria.
A settembre la Corte suprema di New Delhi aveva concesso a Latorre, 47 anni, di tornare in Italia per quattro mesi al fine di curarsi in seguito a un'ischemia.
Latorre aveva chiesto di estendere di altri quattro mesi il permesso, per sottoporsi anche a un intervento di bypass.
"La richiesta dell'accusato è stata respinta", ha dichiarato H. L. Dattu, presidente della Corte suprema indiana.
Dattu ha respinto anche la richiesta presentata da Girone di rientrare in Italia per Natale.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota del Quirinale si dice "fortemente contrariato dalle notizie giunte da Nuova Delhi circa gli ultimi negativi sviuppi della vicenda dei marò". Napolitano aggiunge che "resterà in stretto contatto con il governo e seguirà con attenzione gli orientamenti che si determineranno in Parlamento".
Latorre e Girone sono accusati di aver ucciso due pescatori durante il pattugliamento a bordo di una petroliera italiana nei pressi delle coste indiane.
Nell'aprile 2012 il governo italiano ha pagato un risarcimento di circa 146.000 euro a ciascuna delle famiglie delle due vittime, che in cambio hanno rinunciato a costituirsi parte civile. Ma la causa intentata dallo Stato va comunque avanti.
Sotto la pressione della comunità internazionale l'India ha accettato di non perseguire i due marò in base alla nuova legge anti-pirateria, particolarmente severa.
L'Italia sostiene che l'incidente si è verificato in acque internazionali e che la giurisdizione sul caso spetta a Roma.